Dopo l’approvazione e il salvataggio in calcio d’angolo della cessione dei crediti e in particolare del superbonus 110% che ha visto l’approvazione da parte della Camera dei deputati di una proroga con aliquota piena e con l’introduzione di aliquote a scalare in particolare condizioni fino alla aliquota minima del 65%. Con questo nuovo decreto salva cessioni, riparte alla cessione dei crediti e l’economia italiana almeno per quello che concerne il settore edilizio, potrà ripartire.
Cessione dei crediti: la nuova piattaforma per la gestione
Naturalmente la questione relativa ai bonus edilizi non è minimamente equiparabile rispetto a quanto è stato introdotto e concesso in normativa agli italiani nel 2021 e 2022. Ma già la conversione del decreto 11/2023 che spinge allo smaltimento dei crediti giacenti, oltre a introdurre particolari proroghe delle aliquote per coloro che hanno la necessità di usufruire del superbonus 110% e ad altri bonus edilizi potrà tornare a sperare.
Si vocifera anche di una piattaforma per lo scambio dei crediti che potrebbe prendere presto forma a giugno. Nella piattaforma opereranno alcuni soggetti finanziari come artigiano cassa per BNL e Iccrea.
Cessione dei crediti: l’ipotesi dell’intervento di cassa depositi e prestiti
Invece EnelX avrà un ruolo a monte e a valle nelle fasi di acquisto e cessioni dei crediti anche se non gestirà la piattaforma. Resta comunque aperta l’ipotesi di un intervento di cassa depositi e prestiti come finanziatore iniziale per una liquidità di base necessaria all’avviamento della cessione dei crediti.
“L’acquisto dei crediti” conclude la nota, “viene effettuato da EBS Finance, società di cartolarizzazione appartenente al Gruppo UniCredit, che successivamente li cederà a clienti terzi”. I candidati all’acquisto che poi a loro volta compenseranno le loro partite di giro di imposte e contributi sono imprese che operano nella grande distribuzione, moda, sanità, attività di agenzia del lavoro temporaneo e produzione e distribuzione di energia.