Massimiliano Minnocci, conosciuto sui social network come Er Brasiliano, è stato affidato ai servizi sociali al termine del processo per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. L’influencer, come ricostruito da Il Messaggero, ha evitato la condanna grazie alla concessione della messa in prova che era stata richiesta dal suo avvocato, Alessandro Marcucci. Adesso è in attesa del programma da seguire.
I fatti incriminati risalgono all’agosto del 2018, quando il quarantaquattrenne si era rifiutato di pagare il conto in un bar dove aveva ordinato diversi alcolici. Il gestore aveva prontamente avvertito la Polizia. L’uomo, noto anche per essere un ultras della Roma e per avere delle simpatie per l’estrema destra, all’arrivo degli agenti che avevano intenzione di identificarlo, aveva iniziato a insultarli e minacciarli, continuando anche mentre veniva trasportato in questura. “Questa è zona mia, scrivi sul computer e vedi chi sono così capisci. Io sono bandito e vi ammazzo”, queste tra le tante frasi ingiuriose affermate.
Massimiliano Minnocci ai servizi sociali: nel mirino anche i post su Instagram
I guai con la giustizia per Massimiliano Minnocci, in arte Er Brasiliano, adesso finito ai servizi domiciliari, non si sono però limitati all’episodio dell’estate del 2018. Anche qualche mese dopo, a ottobre del medesimo anno, la vicenda si era infatti ripetuta, questa volta in occasione di una manifestazione di Casapound contro l’immigrazione incontrollata nel quartiere Pietralata di Roma. In quel caso, però, l’influencer aveva raccontato quanto accaduto in alcune dirette su Instagram, mostrando anche i video delle sue aggressioni ai membri delle forze dell’ordine.
I giudici, in quel caso, erano stati tuttavia più severi. La condanna infatti era stata a cinque mesi con pena sospesa, sempre con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e anche con quella di oltraggio e danneggiamento ai beni dello Stato, dato che aveva accusato la Polizia di averlo malmenato, pubblicando una foto con il volto insanguinato. Nel 2021 nuovamente la stessa storia, a Ponza, ma per questo episodio è ancora in attesa di giudizio.