Giancarlo Magalli e il processo di diffamazione: rinvio dal tribunale
Giancarlo Magalli era stato accusato di diffamazione ai danni di Adriana Volpe; il conduttore aveva commentato un post social dell’attrice che il giudice preliminare ha ritenuto “lesivo per la reputazione“. In base alle ultime indiscrezioni sembra che il processo che doveva tenersi oggi, sia stato rinviato ad ottobre.
Oggi, Giancarlo Magalli e un testimone avrebbero dovuto essere ascoltati in tribunale come riporta Leggo. La controversia tra i due è nata nel 2017, a causa del fatto che Adriana Volpe rivelò in diretta a I fatti vostri l’età del conduttore. Quest’ultimo aveva replicato definendo l’opinionista una “rompi” e sul web alle polemiche rispose con la seguente frase sulle donne: “Che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni..”
Giancarlo Magalli: “La mia Rai era elegante e professionale”
Dopo aver affrontato le cure per il linfoma, Giancarlo Magalli, ai microfoni de La Verità, è tornato a parlare del suo ruolo in TV e di come fosse lavorare in Rai: “Sono nato in un’epoca in cui già dire ‘casino’ era da tirata d’orecchi. Nella Rai in cui lavoravo si è eleganti e professionali”.
E ancora: “ora la tv è fatta da manager che per lo più guardano a spendere poco e far quadrare il bilancio, e rinunciano a cose belle. Dal balletto ai costumi, alle scene”, mentre una volta “i programmi erano meno. Costavano, ma si facevano meglio. Si creavano, non si compravano dall’estero. ” Il conduttore specifica: “La Rai è sempre stata dipendente dalla politica. Continuiamo a cambiare governo e ogni volta si ricomincia: nuovi dirigenti che devono imparare dal principio. Io sono entrato in Rai ai tempi della Democrazia Cristiana, ed Ettore Bernabei non faceva certo un segreto di esser stato messo lì da Amintore Fanfani”.