Usa, l’amministrazione Biden pubblica un lungo rapporto sulle operazioni di guerra condotte dalle truppe statunitensi in Afghanistan. Un’inchiesta che doveva far luce soprattutto sulle vicende accadute durante gli ultimi giorni di permanenza, quando lasciando di fretta Kabul i militari hanno di fatto permesso una nuova ascesa al potere dei Talebani abbandonando il paese nel caos. Il Pentagono che ha firmato il documento ammette che “Le truppe non hanno lasciato l’Afghanistan abbastanza presto, l’evacuazione doveva avvenire prima, ma non avevano scelta, hanno eseguito gli ordini imposti dall’alto“.
E accusano Trump di aver fatto accordi e negoziato con i talebani creando una situazione dalla quale era difficile uscire. Secondo molti organi di stampa, compreso il New York Times, con questa pubblicazione Joe Biden sta tentando di “ripulire” la sua reputazione in merito al conflitto, accusando il suo predecessore. Ma Trunp non ci sta e risponde alla polemica affermando che “La Casa Bianca diffonde fake news“. Il Consigliere alla sicurezza del governo John Kirby alla presentazione del rapporto ha confermato le colpe, dichiarando che “Non è stata concessa abbastanza autonomia all’amministrazione entrante“.
Usa, il rapporto del Pentagono sulle operazioni in Afghanistan
Nell’inchiesta condotta dal Pentagono su ordine dell’amministrazione Biden emergono i particolari degli ultimi momenti delle operazioni condotte dalle truppe statunitensi a Kabul. Uno scenario di caos e violenza che avrebbe praticamente costretto i militari a scappare, dopo che praticamente i talebani si erano assicurati il predominio su gran parte del paese. Questo ha lasciato i civili nel caos, e come si legge dallo stesso documento “Era necessario pianificare il ritiro prima per consentire un piano più accurato“, ma come ammettono gli ufficiali “Siamo stati costretti a lasciare tutto ed andarcene, perchè la situazione è peggiorata improvvisamente, non avevamo capito che i talebani si stavano muovendo in fretta per riprendere potere“.
John Kirby ha puntato il dito contro Trump affermando che “Gli accordi di Doha non sono stati rispettati in pieno“. La precedente amministrazione dunque avrebbe sottovalutato i rischi dell’ascesa al potere dei talebani, avvenuta in nove giorni, talmente in fretta che i militari statunitensi sono stati colti di sorpresa. Altro problema in questa vicenda è rappresentato dalla poca chiarezza di comunicazione e informazione, quando al suo insediamento Biden, non avrebbe avuto sufficienti risposte per capire come occorreva agire e ha deciso un ritiro immediato, piuttosto che “mandare a morire altri militari, considerato che eravamo in minoranza, e sarebbe stato necessario inviare almeno 1000 uomini in più per contrastare le violenze“.