Macabro ritrovamento a Modena. Un artigiano si è imbattuto in uno scheletro, quasi completo e con i vestiti addosso, nella prima zona collinare di Spezzano. Stava camminando in un’area verde quando è inciampato sul cadavere. Subito sono scattate le indagini e le prime ipotesi sull’identità: potrebbe trattarsi di Filippo Cornia, un giovane di 27 anni che è scomparso a giugno. Dopo aver ritrovato lo scheletro, Giovanni Tuccillo, titolare di un salone di parrucchiere, ha fatto un’altra scoperta. Ha trovato un altro osso, forse del braccio. «Sono tornato sul posto per vedere se l’area fosse sotto sequestro e tra le foglie ho trovato un altro osso e ho immediatamente dato l’allarme», ha raccontato al Resto del Carlino.
L’uomo ha spiegato di aver trovato una maglietta e jeans molto rovinati, inoltre «dalla tasca spuntava anche un telefonino ma non saprei dire di quale marca». Ora sono in corso le indagini dei carabinieri per identificare il cadavere. I resti sono stati repertati dalla scientifica e trasferiti in Medicina legale, per essere sottoposti a tutti gli accertamenti di rito, molti dei quali richiedono tempi lunghi.
CADAVERE RITROVATO A SPEZZANO: ESAMI IN CORSO
Le analisi sui resti, infatti, potranno stabilire eventuali fratture legate a traumi, così come il tempo trascorso dalla morte della vittima. L’esame più importante resta quello del dna, oltre alla comparazione delle informazioni dentali. Il teschio rinvenuto dall’artigiano, stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, è risultato praticamente intatto. Ma le ossa si trovavano in punti differenti, quindi la prima ipotesi è che i resti possano essere stati trascinati via dagli animali. Al momento ogni ipotesi resta aperta, anche sull’identità della vittima, oltre che per un eventuale reato. Gli inquirenti accerteranno se si è trattato di morte naturale o violenta. Già l’identità potrebbe fornire prime importanti indicazioni in tal senso. Alcuni elementi raccolti dagli inquirenti non escludono che possa trattarsi proprio di Filippo Cornia, scomparso a giugno: aveva pernottato proprio in un albergo di Spezzano prima di far perdere le sue tracce. Da allora sono state effettuate a lungo ricerche. Ora è ancora presto per avere certezze.