Il programma di Rete 4, Fuori dal Coro, ha intervistato ieri in diretta tv la maestra di terza elementare Marisa Francescangeli, della provincia di Oristano, sospesa senza stipendio per aver fatto recitare ai propri alunni un’Ave Maria: “Erano tutti studenti che fanno la religione cattolica – ha spiegato la maestra in diretta tv – quando mi è arrivata questa sospensione sono rimasta senza parole. In passato non avevo assolutamente ricevuto alcun richiamo”.
“Il dirigente – ha continuato – mi aveva fatto sapere che alcune mamme si erano lamentate per il lavoro che avevo fatto in classe, poi mi ha detto che avrebbe riunito le mamme per chiedere scusa e io mi ero detto disposta di chiedere scusa, ho fatto le mie scuse sincere in quanto non pensavo di ferire nessuno anche perchè sono tutti bambini che fanno religione cattolica e gli stessi bambini mi hanno chiesto di fare la preghiera”. In collegamento Rita Dalla Chiesa ha aggiunto: “Perchè lei avrebbe dovuto chiedere scusa? Per aver fatto dire un’Ave Maria in classe a dei bambini? Io non capisco”.
MAESTRA SOSPESA DOPO AVE MARIA, RITA DALLA CHIESA: “SONO STANCA”
Il ministro Valditara, sentito brevemente da Diario del Giorno a Rete 4, spiega: “L’accusa è che anzinchè insegnare l’insegnante avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare”, ma la maestra ha replicato: “E’ una cosa esagerata, assolutamente no, non è successo. La preghiera l’ho fatta nelle due terze mentre nella quarta i bimbi mi hanno chiesto loro a inizio anno di poter fare una preghiera, un’Ave Maria e un Padre Nostro come facevano ai tempi nelle nostre maestre che è una cosa molto bella. Io avevo chiesto l’autorizzazione per la classe quarta e i genitori me l’avevano data invece quelli che si sono lamentati sono due genitori della classe terza”.
Di nuovo Rita Della Chiesa: “Io sono abbastanza stanca di questi genitori e di queste mamme che si lamentano ogni volta che noi manteniamo fede alle nostre tradizioni e radici della nostra cultura”. Sgarbi aggiunge: “E’ contro i valori della nostra società, Valditara si deve ribellare, impedendo che i ministri della nostra società siano trattati in questo modo”.