Opera terza di Kim Rossi Stuart, Brado è tra i film più sorprendenti della passata stagione cinematografica. Tratto da un suo racconto, uscito nel 2019 (ed. La Nave di Teseo), il lungometraggio è una sorta di western esistenziale, fatto di sentimenti, in grado di esplorare territori inediti per il cinema italiano. L’opera è ora disponibile in Dvd ed. CG/Vision e On Demand su www.cgtv.it.
SINOSSI – Un figlio che non voleva più avere niente a che fare con suo padre, è costretto ad aiutarlo a mandare avanti il ranch di famiglia dopo che questi si è fratturato alcune ossa. I due si ritrovano per addestrare un cavallo recalcitrante e portarlo a vincere una competizione di cross-country, ma allo stesso tempo provano a sciogliere quel grumo di rabbia, ostilità, rancore, che ha impedito loro per tanto tempo di essere vicini. È un difficile percorso a ostacoli quello che deve compiere il cavallo, ma anche quello che devono affrontare i due per ricostruire l’amore e la vicinanza che avevano perduto. In questa impresa li aiuterà un’addestratrice di cavalli, di cui il giovane si innamora.
Brado è un film intimo e sincero, fatto di grande intensità emotiva e messa in scena. Kim Rossi Stuart accende i riflettori sul rapporto tra un padre arido e ombroso e un figlio rancoroso, eviando la trappola rappresentata dai soliti clichè. Interessante la gestione degli spazi e della tensione emotiva, impossibile non apprezzare la capacità di passare con grande naturalezza dall’ironia al dramma. Il finale lascia un po’ l’amaro in bocca, perchè un po’ telefonato. Infine, menzione necessaria per le straordinarie musiche di Andrea Guerra.
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