Ancora omertà e sotterfugi quando si parla di immigrazione e clandestini. I sospetti che stanno emergendo riguardano la motonave Kefah 1, che a Pasqua è partita dalla Libia e ha imbarcato 800 migranti per farli sbarcare a Catania.
L’imbarcazione, guidata dal generale Khalifa Haftar, in realtà non sarebbe altro che la tedesca Sea Watch 2, una delle prime unità della Ong tedesca. La storia di questa nave però è molto più impervia. Dopo essere diventata Lifeline è poi passata ad un’altra associazione. Sarebbe cioè stata messa in vendita su ebay per essere acquistata dal maltese Paul Attard, accusato e successivamente assolto per traffico internazionale di stupefacenti, che l’ha rinominata Nour II. Alla fine eccola ricomparire nel porto di Bengasi, sotto il controllo dell’esercito nazionale libico e col nome di Kefah 1.
La storia però prosegue. Nel 2016 la motonave, ora sotto sequestro a Catania, viene acquistata dall’Ong tedesca Sea Watch. Dopo un anno di attività viene rilevata dalla Mission Lifeline cambiandole nome. Dopo diverse missioni in mare viene poi sequestrata nel 2018 dalle autorità maltesi. E sono state proprio queste ultime a scoprire che l’unità non è regolarmente iscritta nei registri navali olandesi. Ecco quindi tutte le ombre che aleggiano intorno a questa imbarcazione secondo Il Giornale.
Traversate illegali con a bordo clandestini
La ex Sea Watch 2 in questi anni ha continuato a percorrere indisturbata il Mediterraneo, percorrendo le tratte di clandestini e spostamenti irregolari. Ma il giro d’affari illegale degli scafisti, secondo Il Giornale sarebbe sempre in crescita e avrebbe portato, in uno degli ultimi viaggi, nelle tasche dei trafficanti ben 2.800.000 dollari.
Una situazione, questa, che ha dell’inverosimile e che non sembra trovare fine. Questo traffico di clandestini mette a repentaglio le vite degli stessi clandestini, e sta creando una situazione ingestibile anche sulle stesse isole del Mediterraneo ormai al collasso. I dati della Polizia di Stato parlano di una pressione migratoria irregolare via mare in costante diminuzione dal 2017 al 2019, per poi invertire la tendenza dal 2020 al 2022. L’incremento di arrivi di clandestini registrato l’anno scorso, attraverso le varie rotte del Mediterraneo, è del +55,80% rispetto al 2021.