Grande spazio al caso della Madonna di Trevignano e della veggente Gisella ieri in diretta su Rai Due a Ore 14. Il programma condotto da Milo Infante è riuscito a raggiungere al telefono la stessa veggente che ha spiegato: “Quello che sta venendo è un gran caos creato dal media, io non ho fatto nulla di male, sono lacerata nel cuore, non so cosa succederà, io confido che esca fuori la verità tutto qui. Io prego sempre, tutti i giorni, dalla mattina alla sera. I fedeli sono smarriti per la mia assenza? No assolutamente no. se il Signore vuole ci sarò la preghiera come tutti i 3 del mese”. Ore 14 ha avuto in collegamento anche l’avvocato Giuseppe Marazzita, legale di Gisella, che in merito all’indagine della Commissione della Chiesa, per cui ieri sono circolate delle anticipazioni, ha spiegato: “Nessuno ha contezza di questa indagine, le notizie le ho ascoltate dai giornalisti, secondo altre versioni non sarebbe sangue, secondo un’altra versione sarebbe sangue di animale, quindi ciò dimostra che nessuna ha elementi”. Quindi ha proseguito in merito ad un’indagine nei confronti della sua assistita: “L’indagine è aperta nel 2016 e chiusa nel 2020 e la mia assistita l’ha saputo solo quando è stata chiusa. io ritengo che non vi sia stata un’iscrizione della signora Scarpulla fra gli indagati se no le sarebbe stato notificato qualcosa”.
E ancora: “I prelievi sulla statua non sono più di uno ma uno solo. Nel 2016 l’allora vescovo Rossi l’ha convocata dicendo di portarle la statua, e lì trovò i carabinieri che le dissero che dovevano prelevare un campione e poi prelevarono un campione del suo dna e del marito. Visto le notizie infondate di questi giorni, ho chiesto al vescovo attuale se ha notizie certe e se c’è un risultato per comunicarle ufficialmente. C’è un comunicato stampa di oggi (ieri ndr) in cui il vescovo rende noto che la commissione sta ancora lavorando, ed è un messaggio di prudenza. Nei confronti dei fenomeni religiosi serve un atteggiamento di profondo rispetto della sensibilità, è facile deridere molti fenomeni religiosi e molti seguaci. è legittimo credere e non credere, e anche sorridere, ma bisogna sempre rispettare le persone, non ci sono fedi o credenze di serie a o b, occorre verificare, e al momento non risultano illeciti”.
MADONNA DI TREVIGNANO, BRUZZONE: “NON CREDO AD UNA SOLA SUA PAROLA”
Sui bilanci dell’associazione di Gisella, l’avvocato ha aggiunto: “Il bilancio del 2021 della onlus è l’unico pubblicato sul sito, ho chiesto all’associazione il bilancio successivo, approvato nel 2022, che non è pubblicato, sono bilanci modesti, l’ultimo è di 25mila euro, piccole donazioni e somme usate in attività di aiuto dei bisognosi, il bilancio precedente dei 125mila è un bilancio in cui c’è una grande donazione di 65mila euro del donatore che è noto, una donazione finalizzata ad allestire il luogo di preghiera, e il donante è stato nominato direttore dei lavori come ha dichiarato”.
Chiusura di Roberta Bruzzone: “Io non credo ad una sola sillaba della signora, la storia delle stigmate è intollerabile e da questa vicenda derivano dei vantaggi di natura economica credo che sia un elemento che a mio avviso.. è cosa di pertinenza della procura che dovrebbe agire rapidamente”.