Parthenope, incanto e metamorfosi. Perché il suono diventi bellezza! è il nuovo saggio realizzato da Laura Colantonio, dirigente scolastica del liceo Sbordone di Napoli, per i tipi della Rogiosi nel 2022. Il volume consiste in un’ampia raccolta di articoli pubblicati dall’autrice tra il 2019 e il 2022 su Ilsussidiario.net e L’espresso napoletano, e sviluppa due nuclei tematici fondamentali: da una parte la prospettiva educativa più idonea alle nuove generazioni, dall’altra il mito polisemico di Partenope nel caleidoscopio delle sue manifestazioni, dall’età classica alla contemporaneità. Due nuclei tematici solo in apparenza giustapposti, e che, invece, si esprimono al meglio là dove si sovrappongono, al punto da risultare indistinguibili, fondendosi nell’unica trama della scrittura pedagogica della Colantonio.
Nella Prefazione, Guido Pocobelli Ragosta individua e spiega subito al lettore in cosa consista la motivazione prima del volume: il desiderio di superare i muri tra i saperi “sfida condivisa da tutti ma solo in linea teorica”. La soluzione sul piano pratico, finalmente, arriva grazie a una intuizione di Colantonio e dalla collaborazione col Polo della Pietrasanta: si tratta della proposta delle Olimpiadi dei saperi positivi, definite come “la palestra in cui i ragazzi imparano a crescere gomito a gomito”. In un confronto tra scuole, formazioni, scienze, in cui gli incroci vincono le solitudini delle discipline, il progetto “Olimpiadi dei saperi positivi” trae ispirazione dalla convinzione che la considerazione delle “due culture”, scientifica e umanistica, su due piani distinti debba confluire in una concezione che guardi a una “interazione dei saperi positivi” come fondamento per una ricerca che voglia considerarsi veramente “scientifica”. Ed è in questa direzione che gli articoli della Colantonio suscitano e impegnano la riflessione del lettore.
Un ruolo assolutamente dominante, in questa fase della ricerca pedagogica, è affidato alla cooperazione di tre importanti partner partenopei: l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus (oggi Ets), la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, con l’Accademia Pontaniana, e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal cui impegno nasce, appunto, la riflessione sulla opportunità di rendere sistematica la ricognizione dei saperi positivi inaugurata con le Olimpiadi omonime, iniziate durante il primo anno della pandemia, e giunte, ormai, alla terza annualità. La figura di Parthenope, come una trama sotterranea, tiene insieme le diverse anime di questa rivoluzione culturale, rievoca e spiega l’ambizione a ricostituire il tessuto di una nuova pedagogia rivolta al passato, ma senza nostalgia, e nella consapevolezza costruttiva che una diversa coscienza civica può essere realizzata solo grazie alla costante interazione tra scienze e lettere, arti e tecniche.
Come un’archeologa mai paga di ricerche, l’autrice scava a fondo e distingue gli strati di un processo antico e multiforme; attraversa spazio e tempo della storia di Parthenope e Partenope, recupera le diverse suggestioni dell’archetipo mitologico armonizzandole nella formula sinestetica della metamorfosi del suono in bellezza, come il titolo stesso del volume rivendica.
Questa seconda parte della riflessione inizia a partire dal capitolo 5, dedicato al progetto di imprenditoria culturale dell’associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus (oggi Ets), e preceduto da una sequenza di quelle che la nostra definisce Memorie letterarie, a epigrafe della prima sezione: l’omaggio è rivolto a Jacopo Sannazaro, Arcadia VII 3, quindi alle Ecloghe di Giovanni Pontano.
Il discorso prosegue, poi, per le vie della Napoli del Seicento, rintracciando l’influsso della sirena nei tratti antropologici della città, nel profilo di personaggi femminili non sempre noti nell’affinità e nel legame che sembrano mantenere con Parthenope: da Santa Patrizia a Suor Giulia, da Aurora Sanseverino a Sibilla Aleramo, in un codice di riferimenti attento ma non prigioniero della logica di genere, lo sguardo della Colantonio guida il lettore con cura sapiente e discreta, accompagnandolo alla scoperta di una dimensione nell’approccio con il mito e la storia alla base di una civiltà ancora tutta da scoprire.
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