Un “allarme” rilanciato in chat su un cliente ritenuto pericoloso, da cui tenersi alla larga, e la paura crescente di subire aggressioni: questi alcuni degli ingredienti del caso di un rampollo italiano di circa 50 anni, presunto predatore di escort apparentemente insospettabile e di nobile famiglia, che secondo Il Corriere della Sera sarebbe ora al centro di un’inchiesta aperta per chiarire tutti i contorni della vicenda dopo alcuni articoli del quotidiano che avrebbe raccolto i racconti delle presunte vittime.
L’uomo sarebbe già noto perché finito a processo per stalking ai danni della ex compagna, e ora la sua posizione rischierebbe di aggravarsi alla luce di un ventaglio di nuove accuse. Nessuna delle escort avrebbe finora denunciato il 50enne della Milano bene, imprenditore, che secondo le testimonianze riportate dal Corriere avrebbe agito a lungo indisturbato tra le escort brasiliane del capoluogo lombardo, portandole in hotel e appartamenti di lusso con la promessa di un importante compenso per gli incontri intimi salvo poi rivelarsi un violento. Adesso il suo profilo sarebbe oggetto di un fascicolo in cui il leitmotiv delle presunte vittime sarebbe il resoconto di percosse e minacce durante appuntamenti che si sarebbero consumati a suon di abusi e crack. Droga che, stando alla ricostruzione di alcune donne, l’uomo le avrebbe obbligate a consumare minacciandole di vendette in caso di un rifiuto.
Presunto predatore di escort a Milano: il caso finisce al centro di un’inchiesta
Secondo la ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, a carico del rampollo 50enne italiano, indicato come un predatore sessuale nelle chat di alcune escort a Milano, vi sarebbero i pesanti racconti delle presunte vittime degli incontri che lo stesso avrebbe organizzato, con l’iniziale promessa di cifre fino a 500 euro per un rapporto intimo, per rivelarsi un violento capace di indurre diverse donne a consumare droga contro la loro volontà e con lo scopo di portare a termine abusi reiterati al punto da innescare un allarme rimbalzato da una chat all’altra.
L’uomo avrebbe avuto come “obiettivi” principalmente escort brasiliane arrivate nel capoluogo con documenti non ancora in regola, condizione che per lui, secondo quanto ricostruito dal quotidiano, avrebbe costituito “arma” per un vero e proprio ricatto. Approfittando della loro paura di essere denunciate per la loro posizione irregolare, avrebbe irretito diverse donne fino a farle precipitare in un vortice di violenze finora mai denunciato alle autorità. I racconti pubblicati dal Corriere, riporta lo stesso giornale, avrebbero acceso l’attenzione del Dipartimento Soggetti deboli della Procura e ne sarebbe scaturita un’inchiesta attualmente in mano alla Squadra mobile. Al momento tutto è ancora molto fluido e non è chiaro se le indagini abbiano prodotto riscontri utili. Il riserbo è massimo, in attesa di ulteriori sviluppi.