La Svizzera continua ad essere fortemente criticata dagli alleati europei, soprattutto dalla Germania che ormai considera “un incidente” diplomatico, l’atteggiamento di neutralità a tutti i costi che il governo federale sta cercando di mantenere nei confronti dell’invio di armi ed aiuti militari all’Ucraina. In un articolo del quotidiano Frankfurter Allgemeine si ribadiscono i rischi gravi che la Svizzera sta correndo nei confronti dell’Europa, una “Perdita di credibilità” che potrebbe segnare un punto di non ritorno.
In particolare la polemica si basa anche sull’analizzare gli ultimi risvolti in campo politico economico del governo svizzero che, ha sempre dichiarato di aver necessità di tempo per prendere decisioni importanti che potevano violare alcuni principi fondamentali come quelli della neutralità. Ma altre disposizioni urgenti come ad esempio il salvataggio di Credit Suisse, sono state date in una notte, anteponendo le priorità e rimandando di fatto quelle che sono invece attese da tutta Europa come la votazione sulle armi e la confisca definitiva dei beni degli oligarchi russi nei conti svizzeri.
Critiche alla Svizzera contro armi in Ucraina “vittima del feticismo della neutralità”
Le critiche nei confronti dell’atteggiamento della Svizzera stanno coinvolgendo più fronti, dalla Germania forse sta arrivando la polemica più dura anche da parte degli esponenti politici. Il Frankfurter Allgemeine, nell’edizione di domenica riporta le dichiarazioni di Marie-Agnes Strack-Zimmermann, presidente della commissione difesa del parlamento tedesco che ha affermato che “La Svizzera deve iniziare a chiedersi se dietro al brutale attacco della Russia all’Ucraina non ci sia a questo punto anche una colpevolezza della neutralità“. In base al principio invocato dal governo federale svizzero infatti più volte è stato sottolineato che tradire la neutralità dell’invio armi potrebbe significare teoricamente che occorre dare aiuto anche alla Russia.
svizzerEd in vista di una crisi diplomatica, anche l’ambasciatore svizzero a Kiev ha chiesto al governo di cambiare la decisione, perchè così si rischia addirittura di “diventare utili per l’aggressore“, inoltre Claude Wild ha messo in guardia la Svizzera dal pericolo di trasformarsi in “vittima del feticismo della neutralità“, perchè gli interessi di una vittoria dell’Ucraina dovrebbero essere evidenti e non bastano più gli aiuti umanitari, bisogna essere uniti anche dal punto di vista militare.