Annalena Baerbock, ministra degli Esteri della Germania, ha rilasciato una dichiarazione in seguito ai colloqui fatti dai paesi del G7 in merito alla crisi tra la Cina e Taiwan e alla guerra in Ucraina. L’obiettivo della sua missione era anche quello di riconfermare la posizione dell’Unione Europea in merito a Pechino e a Taiwan, dopo che venerdì alcune dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron avevano aperto uno spiraglio nella linea dura e chiusa dell’Europa.
Secondo Annalena Baerbock è importante, ora più che mai, che l’Europa non solo difenda la sua pace interna, minacciata dall’Ucraina, ma agisca anche con una visione ampia e condivisa sul mondo esterno. Critica, in particolare, le dichiarazioni di Macron secondo cui la minaccia a Taiwan non sarebbe “una crisi nostra” e pertanto l’Europa non dovrebbe intromettersi. “L’Europa non deve chiudersi nel suo guscio”, ha detto Annalena Baerbock in conferenza stampa dopo il G7 che si sta tenendo il Giappone, spiegando che “molti dei nostri partner in Asia sostengono che la Cina sta cercando di sostituire l’ordine internazionale basato sulle regole con le sue“, elencando una serie di comportamenti scorretti e aggressivi commessi da Pechino, tra cui la costruzione di alcune isole artificiali.
Annalena Baerbock: “La Cina a Taiwan sarebbe uno scenario horror”
Quelle azioni della Cina che Annalena Baerbock ha esposto in calce al G7, “mettono in pericolo l’ordine internazionale nell’Indo-Pacifico“, pensando soprattutto a Taiwan. “Tutto questo fa capire”, ha concluso il suo intervento la ministra degli Esteri tedesca, “perché è così importante, soprattutto in questi tempi, che i Paesi che credono nell’ordine internazionale basato sulle regole siano uniti” e agiscano con idee ed obiettivi comuni e condivisi.
Anche venerdì, dopo l’intervento di apertura a Pechino di Macron, Annalena Baerbock aveva commentato la vicenda. In quell’occasione aveva ribadito che “un’operazione militare cinese a Taiwan sarebbe uno scenario horror, che genererebbe onde d’urto” sull’economia europea. Aveva detto di seguire da vicino “le tensioni nello Stretto di Taiwan con grande preoccupazione”, esortando Pechino a “sollecitare l’aggressore russo a fermare la guerra“. Secondo Annalena Baerbock, infatti, “nessun altro Paese ha più influenza sulla Russia della Cina” spiegando anche che “il modo in cui utilizza questa influenza, colpisce direttamente sugli interessi essenziali dell’Europa”.