A Storie Italiane si torna a parlare del caso della Madonna di Trevignano e dei misteri che aleggiano attorno alla veggente Gisella. Molti i fedeli che credono nelle apparizioni della Madonna sulla collina di Trevignano, di contro sono tanti coloro che invece prendono le distanze. Storie Italiane ha avuto in collegamento una fedele, Simonetta, che ha raccontato: “Li ho conosciuti a maggio 2016, per me è stato un onore toccare con mano una persona che aveva questo dono importante, ero molto suggestionabile in quel periodo, poi su invito della signora sono andata a casa sua. La Madonnina non piangeva, non ho visto nulla, stava sul comò, e poi c’era il quadro del Sacro Cuore senza un vetro o una cornice, attaccato con un chiodo. Non c’erano scritte sul muro, ne segni sulle porte”.
MADONNA DI TREVIGNANO, IL RACCONTO DI UNA FEDELE: “A GIUGNO LA VEGGENTE MI CHIAMO’…”
Poco dopo è avvenuto qualcosa di importante: “A giugno la signora mi telefonò – ha continuato la fedele – dicendomi che era successo qualcosa di meraviglioso e io sono andata a casa sua e sono comparsi dei graffiti sotto il Sacro Cuore, delle scritte in aramaico antico mi ha detto la signora, e ho visto anche la tela del Sacro Cuore che trasudava, era umida”.
“Io non avevo avuto alcun dubbio – ha continuato la fedele della Madonna di Trevignano – ho subito creduto alla situazione, però ho girato il quadro del Sacro Cuore e la tela era asciutta. Poi ho detto una preghiera, mi sono girata verso la Signora che mi ha guardo male, ed ho chiesto scusa”. La fedele ha aggiunto: “All’inizio il rosario si faceva a casa della signora, martedì e giovedì, e in uno di questi rosari è venuto anche il Monsignor Rossi. La presenza del Vescovo all’interno della casa della Signora e poi nella chiesa del Sacro Cuore, ha rafforzato ancora di più la convinzione di noi fedeli”. Sui soldi dati alla veggente Gisella: “Non mi hanno mai chiesto un centesimo, io non ho mai dato nulla. Una fedele voleva sistemare la collina aveva chiesto un’offerta a tutti noi per proseguire i lavori e io ho dato 10 euro a questa signora, conosco persone che hanno dato offerte molto di più non tracciati”, dichiarazioni che ovviamente non possiamo verificare e che riportiamo così come dette in attesa di eventuali indagini e approfondimenti. In collegamento con Storie Italiane anche l’agricoltore Sergio che ha spiegato: “Io non le crederò mai ma chiedo solamente che vengano rispettate le leggi del Parco così come facciamo tutto. Lei ha costruito, ha fatto recinzioni, si parla addirittura di un pozzo, non lo so come finirà, spero che le facciano rispettare le regole e ripristino l’area dell’alto piano”.