Il contributo relativo alle ristrutturazioni edilizie come il superbonus 110% oppure il bonus facciate si è sempre prestato ad una serie di truffe da parte di coloro che volevano incassare i benefici fiscali senza però spesso avviare nemmeno i lavori. Questo ha portato recentemente all’arresto di moltissime persone in Campania e Piemonte per delle maxi truffe inerenti il superbonus.
Parliamo di una truffa di circa 2,8 miliardi di euro. Anche per questo il fisco ha deciso di avviare maggiori controlli. Attualmente i riflettori sono maggiormente accesi sui condomini. Vediamo insieme perché.
Superbonus: si intensificano i controlli
Si sa che il Superbonus ha fatto gola a molti, soprattutto a coloro che cercavano guadagni facili e quindi si sono dati da fare per mettere in campo sontuosi meccanismi certificatori e di accettazione lavori: vere e proprie aziende edili che di fare lavori ai fabbricati esistenti non avevano la minima voglia. E infatti l’Agenzia delle Entrate ha deciso di intensificare i controlli per alcune categorie di contribuenti: a quali esattamente?
Oggi sappiamo che il superbonus 110% è un beneficio che ha incontrato moltissime modifiche nel corso della sua storia. Inizialmente infatti non era stato concesso ai proprietari di villette e immobili di proprietà delle società.
Superbonus: quali comportamenti fraudolenti sono al vaglio dell’Agenzia?
Così moltissimi proprietari di grandi immobili si sono messi a tagliare gli immobili e registrarli a soggetti diversi al catasto per poi registrare il condominio una volta raggiunto il numero minimo di 4 condomini. Se tutto questo fosse il frutto di un’operazione vera e reale sarebbe perfetto, ma molto spesso i condomini erano figli, mogli, sorelle e fratelli. Insomma una vera e propria forzatura che apriva uno stralcio ad evidentissime irregolarità.
Anche se quest’operazione è sul filo del rasoio per quanto concerne la legalità, si comprende benissimo la forzatura messa in piedi per poter avere diritto al superbonus che altrimenti non sarebbe stato concesso. Ecco, su questa tipologia di condomini l’Agenzia delle Entrate sta intensificando gli sforzi. C’è da domandarsi infatti: c’è qualcosa di illegale in tutto questo? Fondamentalmente no, ma si tratta comunque di una forzatura per poter ottenere vantaggi statali, la forzatura è tanto più evidente se gli immobili, una volta divisi anche al catasto, sono stati intestati ai parenti più vicini.