Mr Rain con Supereroi al Concerto del 1 Maggio
Mr Rain dopo il grandissimo successo al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Supereroi” è tra gli ospiti del Concerto del 1 Maggio in programma a Roma. La partecipazione alle 73esima edizione della kermesse canora ha sicuramente cambiato la sua vita. Dopo il terzo posto alle spalle di Lazza e del vincitore Marco Mengoni, Mr. Rain è stato il vincitore assoluto visto che il suo brano è il più trasmesso dalle radio e ascoltato in streaming. Intervistato da Vanity Fair ha raccontato come è stato per lui partecipare al Festival di Sanremo: “da bambino era, forse, l’unica occasione per ritrovarsi tutti insieme davanti alla tv. Mamma e le mie sorelle”. Nato da mamma svedese, il rapper ha raccontato come mai la madre si è poi sposata in Italia: “era in vacanza da ragazza, aveva 17 anni quando sono nato. Da bambino andavo spesso a trovare i parenti in Svezia, ora capita più di rado, ma ogni anno qualcuno di loro viene in visita da noi”.
Unico maschio di una famiglia composta da tre sorelle, Mr Rain parlando proprio di loro ha detto: “mi sono sempre preso cura di tutte e tre nonostante una di loro vivesse con papà. I miei si sono separati quando avevo cinque o sei anni. Un po’ ti destabilizza: sei abituato a vivere con entrambi i genitori e da un giorno all’altro papà lo vedi una, due volte a settimana. Ma già allora capivo che se due persone non stanno più bene insieme è meglio che si lascino”.
Mr Rain e la musica: “Da piccolissimo ero un fan di Nek”
La musica è sempre stata la più grande passione di Mr Rain. Sin da bambino, infatti, si è avvicinato alla musica come ha raccontato a Vanity Fair: “da piccolissimo ero un fan di Nek. Mia madre mi portò a un suo concerto, il primo della mia vita”. Poi crescendo si è avvicinato alla musica rap perdendo la testa per Eminem: “sono biondo per lui, mi sono tinto a 16 anni e non ho mai smesso. I primi tatuaggi che mi sono fatto sono dedicati a lui. Come questo con la scritta Rain Man, che è il titolo di una sua canzone. Lo so, è bruttissimo, vecchio stile. Mentre quest’altro dovrebbe essere la sua figurina… Orribile”.
Una passione enorme per Enimen che ha cercato anche di contattare: “sono anni che ci provo. Ho persino trovato l’indirizzo di casa sua a Detroit. Ma non andrei mai a bussargli alla porta. Lo rispetto troppo”. Parlando poi del suo brano “Supereroi” ha detto: “non possiamo salvarci da soli. Supereroe è chi chiede aiuto. Io l’ho chiesto ai terapeuti. Non riuscire a spiegarmi, a dire come mi sento, col tempo è diventato un macigno che mi pesava addosso. Ho cominciato a riflettere su questo quando ho scritto Fiori di Chernobyl e stavo uscendo da un periodo molto, molto buio. Anche la pandemia mi ha aiutato a rivalutare le mie priorità, a capire meglio quello che voglio, a mostrare le mie fragilità senza vergognarmi”.