I DATI DEL MONITORAGGIO ISS 21 APRILE: SALE INCIDENZA, SCENDE RT
Non c’è emergenza, cala ancora l’indice Rt mentre risalgono, sebbene di poco, incidenza Covid e ricoveri: questo in sunto i dati che emergono dalla bozza di monitoraggio Iss presentati stamane durante la cabina di regia presso il Ministero della Salute. La curva del Covid-19 torna a crescere lievemente in Italia, al netto dell’effettiva gravità che ormai per fortuna non spaventa le autorità sanitarie e gli esperti (Oms compresi).
L’indice di contagio Rt nella settimana 29 marzo – 11 aprile 2023 cala ulteriormente da 0.99 a 0.93, rimanendo dunque ancora sotto la soglia epidemica: «l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece in aumento e sopra la soglia epidemica: Rt=1,07 (1,02-1,13) al 11/04/2023 vs Rt=0,91 (0,86-0,97) al 04/04/2023», si legge ancora nella bozza di monitoraggio settimanale Iss (disponibile qui, ndr). Aumenta seppur di poco l’incidenza nazionale di casi Covid ogni 100mila abitanti: si passa dai 37 della scorsa settimana ai 48 dell’attuale 14-20 aprile. 10 Regioni/PPAA sono a rischio alto (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Bolzano, Puglia, Sicilia a Toscana), tutte a causa di molteplici allerte di resilienza; 11 sono a rischio moderato e nessuna classificata a rischio basso: tutte le Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Infine, 10 Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
MONITORAGGIO ISS, TORNANO A SALIRE I RICOVERI (MA NON C’È EMERGENZA)
Tranquilla la situazione della curva di contagi Covid, non preoccupante neanche sotto il profilo dei ricoveri nazionali: il monitoraggio Iss-Ministero della Salute certifica negli ultimi 7 giorni un tasso di occupazione nelle terapie intensive pari all’1% (contro lo 0,8% della precedente bozza di monitoraggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece leggermente al 4,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 aprile) contro il 4,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 aprile).
Nonostante la lieve ripresa di contagi e ricoveri nel nostro Paese, novità in vista per il mese di maggio arrivano dal Ministero della Salute con ulteriore allargamento degli obblighi fin qui rimasti sul fronte Covid: il Ministro Schillaci ha fatto intendere che non avverrà alcuna proroga sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa, se non per reparti con pazienti fragili e dove c’è alta intensità di cure. Il decreto sulle mascherine scade il 30 aprile e non verrà prorogato: la linea resta quella dell’«alleggerimento delle misure» già operato dall’inizio del Governo Meloni, che finora non ha creato danni o peggioramenti come si paventava all’inizio delle nuove misure. «Oggi la situazione epidemiologica è diversa, continuano a prevalere varianti che non provocano una malattia grave. Pertanto, non si ravvisa una necessità dell’uso obbligatorio di mascherine, che hanno un ruolo più limitato che in passato. Tuttavia, nei soggetti più fragili (immunodepressi, anziani) ancora adesso la mascherina è molto efficace per permettere una protezione di se stessi. Suggerisco quindi caldamente a chi abbia problemi di salute che provochino un maggior rischio infettivo di proteggersi con le mascherine indipendentemente dal Covid, perché la mascherina è uno strumento semplice, a basso costo e che garantisce il risultato», spiega l’infettivologo Marco Falcone, segretario Simit, Società italiana di Malattie infettive e tropicali.