“Bella la vita eh?”, verrebbe da dire, immaginandovi sulla trafficata strada del ritorno di questo lungo ponte. Qui sulla terra (a proposito: bentornati!) prosegue il noiosissimo dibattito sul rispetto del mondo animale, mentre una precisa domanda, cari lettoràstri (amici lettori dei ComicAstri) fa capolino nelle nostre non esattamente illuminate menti: ma com’è che tutti spingono per la difesa di qualsiasi specie e dei grilli non frega nulla a nessuno? Perché scusate… con cosa si fa la farina di grillo? E com’è allora che questo nobile insetto (pensate solo a Pinocchio…) non se lo fila neppure il più smandruppato degli animalisti? Domande dalle quali non ci attendiamo una qualsivoglia risposta…
Sicché la nostra attenzione questa settimana è repentinamente virata sul calciatore norvegese Erling Haaland, giovane e poderoso centravanti del Manchester City. In un documentario dal titolo “Haaland: The Big Decision” ha parlato, tra le altre cose, della propria alimentazione, arrivando a confessare che il suo fabbisogno giornaliero si aggira intorno alle 6mila calorie. “Azz…” verrebbe da dire.
Nell’intervista afferma come non abbia lasciato nulla al caso pur di riuscire a realizzare quell’esuberanza atletica che gli permette di segnare valanghe di gol (ben 35 in 27 partite di Champions League; Ibra ha segnato lo stesso numero di reti in 98 match, Ronaldo uno in meno in 78, Benzema in 59, Messi in 55 e Mbappè in 54: semplicemente spaventoso!).
Curioso che nella sua dieta speciale trovi spazio quella che lui stesso definisce la “pozione magica”, vale a dire un frullato composto di ingredienti genuini come latte, fiori di cavolo e foglie di spinaci. E non finisce qui: “Mi preoccupo molto di prendermi cura del mio corpo e penso che mangiare cibo di qualità sia la cosa più importante. La gente dice che la carne fa male, ma quale? La carne che prendi in giro? O la mucca che mangia erba e fieno? Ecco io ogni giorno mangio il cuore e il fegato di una vacca”.
Un’affermazione che ci ha fatto sobbalzare e… non ci siamo più tenuti: contattare in tempo reale la nostra amica Elvis è stato un piacevole dovere. La Elvis, al secolo suor Elvezia Bernasconi, altro non è se non la direttrice del Pio collegio e Pio Istituto per la Pia Gioventù e i Pii Anziani Pio XII e Pio XIII di Biasca, in Canton Ticino. Dal momento che la Svizzera è tradizionalmente considerata patria del cioccolato, degli orologi a cucù e, appunto, delle vacche pezzate, quale voce migliore, a smentire o confermare le parole della giovane punta scandinava?
Suor Elvezia buongiorno! Ci tocca disturbarti per un’intervista al volo.
Mai volato in vita mia…
Cominciamo, bene. Vabbè, la facciamo più facile: secondo te, è mai possibile mangiare cuore e fegato di mucca?
Avete intercettato la mia allocuziùn (traduzione: ciò che intendevo dirvi).
E quindi?
Certo che sì! Anzi, per mantenere in forma i nostri ospiti del Pio collegio e Pio istituto abbiamo predisposto un menù settimanale a base giustappunto di alimenti bovini.
Ce lo puoi illustrare?
Certo che sì! Ogni giorno a culaziùn un bel litro di latte della Jersey, mucca piscinìna (assai piccola) cunt i occ burdà de negher (con gli occhi bordati di nero): la fa un lacc sostanziùs (il suo latte racchiude il più alto contenuto proteico di tutte le razze da latte); a mesdì (per pranzo) ogni giorno cati föra (scelgo) una diversa carne bovina: lombata di Simmental, non quella in scatoletta, bensì della vacca dal manto di un chiaro colore rosso-bianco; la costata di Frisona; lo scamone di Pezzata Rossa Svizzera; la fesa di Bruna Alpina oppure il filetto di Grigia Alpina. Alla sera, invece, dumà (solo) ül brodo di manzo.
Prova a esprimerti in un ticinese più italianizzato, così non dobbiamo continuamente tradurre…
Certo che sì! “Al so pais o fa mia begn gnanch i magném” che vuol dire: al proprio paese non fanno bene nemmeno gli stagnini. Ci provo a non parlare in dialetto.
Molto bene. Quindi alla notizia che alla base delle straordinarie prestazioni del centravanti del Manchester City, Erling Haaland, ci sia anche un rigido regime alimentare non ti ha fatta sobbalzare sulla sedia?
Certo che no! Anzi, vi dirò di più: il vichingo del City è venuto proprio da me, al mio Pio istituto, per avere dei suggerimenti su quale mucca mangiare.
E cosa gli hai consigliato? Una bella fesa di vacca pezzata?
Certo che no! Gli ho detto di mangiare ogni giorno cuore e fegato della razza Eringer Melinda, una mucca compatta, muscolosa e dai tratti selvatici, molto ghiotta di mele. Le Eringer sono animali da branco piuttosto aggressivi, abituati a saltare, tirare calci, a prendersela con i tronchi degli alberi. Noi a Biasca ne abbiamo una piccola mandria, di una ventina di esemplari, e quando combattono fra loro sono impressionanti, per forza e vigoria.
Toglici una curiosità: avrai mica consigliato ad Haaland anche altri alimenti svizzeri?
Certo che sì! Per esempio, proprio perché Erling vuole correre sempre più veloce, gli ho suggerito di bere ogni giorno prima di colazione due bei bicchieroni di acqua di Celerina, un’acqua di sorgente naturale di montagna, ricca di calcio, e pompata negli acquedotti a due atmosfere. Non solo: siccome lui vuole irrobustirsi senza però ingrassare un filo, gli ho consigliato un piatto al giorno di Älplermagronen, una sorta di gratin di patate, pasta, formaggio, panna e cipolle con contorno di mousse di mele. Come dice il nome: un piatto alpino (Älpler) che mette su solo tanta massa magra (magronen).
E Haaland può anche concedersi un dolce?
Certo che sì! Una mia specialità segreta: la Fuatscha grassa de Capriasca, una frolla molto semplice con tanto burro e ricca di un mix di corna liofilizzate di cervo rossocrociato e di caprette di Heidi. È l’ideale per chi vuole sempre incornare il pallone all’incrocio dei pali.
Concludendo?
Vi lascio con un proverbio ticinese sulle nostre sorelle mucche: “L’è mei ca sia i vacc a specia l’erba che l’erba ca specia i vac.”, che vuol dire: è meglio che siano le mucche che aspettino l’erba, piuttosto che l’erba aspetti le mucche. Impara, Erling, impara, che più impari, più mangi svizzero. E più mangi svizzero, più fai gol.
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