Secondo un recente rapporto nel corso del solo 2021 circa 62 docenti universitari americani sono stati segnalati all’ateneo per aver espresso opinioni non allineate in merito al covid. A redigere il rapporto è stata l’organizzazione americana Foundation for individual rights in education, che veglia proprio sulla libertà di parola, opinione ed espressione all’interno degli atenei americani e che ha preso il considerazione il periodo tra il 2000 e il 2022. Complessivamente, oltre al covid, sarebbero stati oltre 1.000 i docenti segnalati dai loro stessi studenti, e il rapporto li ha classificati anche in base alla motivazione addotta dalle giovani menti, improvvisate controllori della moralità.
“62 docenti segnalati per le loro opinioni sul covid”
Insomma, sembra che il baluardo del pensiero libero, ovvero le Università, stiano diventando bastioni del pensiero unico, specialmente se si parla di covid, limitazioni e vaccini. A condurre la ricerca sono stati due ricercatori, Komi Frey e Sean Stevens, che hanno racconto tutte le segnalazioni a cui sono riusciti ad accedere, riferite agli ultimi 20 anni. Prendendo in analisi tutte le casistiche e l’interezza del periodo considerato, le segnalazioni sono state 1.080, e nel 65% dei casi (ovvero 689) hanno portato anche ad una sanzione disciplinare.
Il picco delle segnalazioni, mettendo da parte il periodo del covid, è avvenuto nel 2021 in seguito alla morte, per mano di un poliziotto americano, di George Floyd, che ha dato origine al movimento Black Lives Matter, in cui furono segnalati 213 docenti. Secondo posto, invece, per l’anno scorso con le sue 145 segnalazioni. Numeri importanti, soprattutto se si considera che nel 2000 furono appena 4 le segnalazioni. Parlando delle motivazioni, invece, risulta impressionante come il covid, scoperto nel 2019, abbia superato in entità questioni come il terrorismo, la giustizia, l’aborto e il secondo emendamento. La corona, però, spetta al razzismo, per cui sono stati segnalati oltre 400 docenti, seguito dalla politica, che supera di poco i 250 casi e la faziosità, poco sopra ai 200. Le questioni relative al gender, invece, occupano il quarto posto, con poco meno di 200 segnalazioni.