In Perù la Corte Superiore di Lima, durante una causa di divorzio, ha affidato all’intelligenza artificiale il compito di decidere quale dei due genitori dovesse dare all’altro il mantenimento per la figlia e di quale entità questo dovesse essere. L’algoritmo, come riportato da Libero, ha stabilito che sarebbe dovuto essere l’uomo a versare il 20% del suo reddito alla moglie.
La procedura si è svolta in modo del tutto ufficiale, tanto che anche all’interno della sentenza è stato inserito il collegamento al parere emesso da ChatGPT. Il bot, tra l’altro, ha confermato quello che era stata la sentenza in primo grado, per cui si è dimostrato affidabile al pari di un giudice umano. È presumibile, dunque, che nel Paese continuerà a essere sperimentato questo metodo. L’obiettivo è quello di evitare che i parametri economici all’interno di cause di questo genere siano stabiliti in modo discrezionale e/o soggettivo, come purtroppo spesso accade.
Intelligenza artificiale decide mantenimento di divorzio: le motivazioni
“L’importanza dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’emanazione della sentenza sul mantenimento alla figlia nella causa di divorzio tra i genitori risiede nell’oggettiva tecnicità che viene attribuita alla giustificazione dell’importo fissato a titolo di assegno alimentare, riducendo la discrezionalità che caratterizza tali processi nella fissazione del mantenimento secondo formule generiche di equità, proporzionalità e ragionevolezza”, questa è stata la motivazione addotta dalla Corte del Perù in merito all’utilizzo inedito dell’algoritmo.
In Italia così come in altri Paesi come Russia, Cina e Corea del Nord, dove ChatGTP è stato bandito, un modus operandi di questo genere appare tuttavia un’utopia. È lecito domandarsi dunque in quale direzione andrà il mondo. Da un lato l’ipotesi di una società sempre meno umana e più contraddistinta dalla presenza dei computer (anche in settori delicati come quelli giudiziari e sanitari); dall’altro lato lo scenario di eterna condanna e di timori nei confronti di risvolti pericolosi.