FESTA SCUDETTO NAPOLI: TUTTO PRONTO
La festa scudetto del Napoli potrebbe arrivare domenica, intorno alle ore 14:30. La Lega Serie A ha organizzato il calendario della 32^ giornata in modo che Napoli Salernitana si giochi nel pomeriggio di sabato 29 aprile, il giorno seguente invece è in programma Inter Lazio come lunch match: per vincere lo scudetto i partenopei dovranno fare 3 punti nel derby campano e poi sperare che la Lazio non vinca a San Siro, altrimenti – nessun dramma in proposito – sarà tutto rimandato. A tale proposito, il comune di Napoli ha già chiesto alla Lega di posticipare la partita degli azzurri: volendo ipotizzare, possiamo dire che ufficialmente (ed è stato infatti messo per iscritto nella richiesta) il motivo sia quello di evitare disordini di ordine pubblico, facendo in modo che la festa scudetto inizi al Diego Armando Maradona senza sfociare immediatamente nelle strade.
Ufficiosamente, però, è facile intuire che la gente di Napoli, che ha atteso per 33 anni questo momento, voglia che l’aritmetica del tricolore arrivi con la squadra in campo, e non nel salotto di casa dovendo aspettare il risultato di un’altra partita. Sia come sia, la febbre per la festa scudetto è scattata: scaramantico fino all’osso, il popolo di Napoli si è più che giustamente lasciato andare quando Giacomo Raspadori, al 93’ minuto, ha permesso alla capolista di Serie A di vincere sul campo della Juventus. La vittoria contro l’acerrima rivale ha aperto i rubinetti: da qui a domenica sarà una grande attesa.
COME SI PREPARA LA FESTA SCUDETTO
Intanto la festa scudetto viene preparata: la zona di Napoli che sembra maggiormente coinvolta è quella tra Vomero e Chiaia, le vie sono ammantate di striscioline, bandiere, striscioni in due soli colori, il bianco e l’azzurro. La pazza idea è quella di salire in cima al Vesuvio e accendere centinaia di fumogeni tricolore, anche se qui bisogna dire che ci sarebbe difficoltà nel reperirli in giusto numero; in ogni caso possiamo aspettarci uno spettacolo pirotecnico e tanto colore, anche in determinati slogan e proclami come quello, storico, in occasione del primo scudetto di Diego Armando Maradona che, all’esterno di un cimitero, recitava “non sapete cosa vi siete persi”. Come detto Napoli ha abbandonato la scaramanzia, perché a questo punto è fatta davvero: il murales del Pibe de Oro, famosissimo in città, non è più da solo ma accompagnato da tantissime raffigurazioni.
La maglia che più si nota, insieme alla faccia che campeggia sugli striscioni, è quella del capocannoniere Victor Osimhen; c’è però spazio anche per Aurelio De Laurentiis, il presidente che nel 2004 ha preso per mano una squadra che era appena sprofondata in Serie C e, passo dopo passo, l’ha portata dov’è oggi. Che anche il suo volto sorridente compaia nelle celebrazioni della festa scudetto non è secondario o scontato: non sempre De Laurentiis è stato (ed è) personaggio amatissimo dalle parti di Napoli, anzi una parte della tifoseria lo osteggia apertamente come si può ricordare dal surreale clima del match di campionato contro il Milan. Tutto dimenticato, comunque: tra poco il Napoli potrà davvero festeggiare il suo meritatissimo scudetto.