Gianna Anselmi, chi è la sorella di Tina Anselmi
Gianna Anselmi è la sorella più piccola di Tina Anselmi, politica, partigiana e prima donna ad aver ricoperto il ruolo di Ministro nella Repubblica Italiana. Tra Gianna e Tina Anselmi c’erano tantissimi anni di differenza, motivo che non permise a Gianna di ascoltare i racconti della sorella sulla sua attività di partigiana, ma cosa ricorda dell’infanzia vissuta accanto a Tina Anselmi che è sempre stata forte e determinata come racconta la stessa Gianna? “Siamo cresciute in una famiglia cattolica” racconta Gianna Anselmi in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica svelando anche lati inediti della sorella e della sua attività politica. “Tina aveva 17 anni quando sono nata. I miei volevano il maschio, era morto il nostro fratellino a 11 anni. Dopo era nata l’altra sorella, poi io. Nostra madre si era affidata alla primogenita come capofamiglia, la vedevo come una figura paterna, non come una sorella maggiore: era più matura della sua età, già da ragazza aveva un forte senso di responsabilità”.
Ma com’era nella vita privata Tina Anselmi e che rapporto aveva con Gianna e l’altra sorella? “Autorevole. Ma anche affettuosa, attenta, con me e mia sorella Maria Teresa. Dopo la guerra ci sono state tante difficoltà, e per la mamma era un punto di riferimento. Era un po’ maschiaccio, come me, che ho giocato a pallacanestro finché non mi sono sposata, facevo le gare di sci, ero spericolata. Tina mi assecondava, mamma non andava neanche in bicicletta”, dice ancora Gianna.
Gianna Anselmi: il ricordo della sorella Tina e il suo impegno politico
Tina Anselmi ha dedicato la propria vita alla politica portando avanti anche battaglia difficile e che mettevano a rischio la sua incolumità, ma anche quella dei suoi parenti. Motivo per cui evitava di raccontare in famiglia le sue battaglie politiche come racconta la sorella Gianna. “Mamma aveva una fiducia cieca in Tina. Quando ha cominciato ad andare Roma, le mancava molto. Ci scrivevamo tante lettere, ci raccontava delle persone che conosceva”, ricorda la più piccola delle sorelle Anselmi ai microfoni de La Repubblica.
“Quando nostra mamma era viva, Tina ci teneva nascoste le sue preoccupazioni. Era già mancata quando divenne presidente della Commissione P2, e noi eravamo in apprensione. ‘A me non succederà niente’ ci rassicurava, spiegando che doveva arrivare alla verità. Piuttosto si preoccupava per noi, sposate e con bambini piccoli. Lei era coraggiosa”, conclude Gianna Anselmi che ricorda con orgoglio il grande impegno politico della sorella.