PAULO DYBALA E LA NUMERO 10: SE TOTTI VOLESSE…
In casa Roma, dopo la sconfitta contro l’Atalanta, tengono banco le condizioni di diversi calciatori. Tra questi c’è Paulo Dybala, infortunatosi a Bergamo e, come spera l’ambiente giallorosso, fuori causa solo per una partita. L’argentino, intanto, si è raccontato ai microfoni di DAZN nel nuovo episodio della serie “Dazn Heroes”. La puntata, prodotta con la collaborazione della AS Roma, ha toccato diversi argomenti sullo mantenendo sempre lo sfondo del Colosseo.
“La gente qua è caldissima, è incredibile. Fin dal primo giorno mi hanno fatto sentire questo calore – le parole dell’attaccante ex Juventus ai microfoni di Diletta Leotta – Sentire l’inno dei tifosi della Roma prima della partita è qualcosa di unico. Quando Tiago, il direttore, ci ha contattato ed é emersa questa possibilità mi sono venute in mente tante cose. Poi mi son detto “devo fare qualcosa in questa città”. Il numero 10 della Roma sarà sempre Francesco Totti. Così come per Alessandro Del Piero nella Juventus”.
PAULO DYBALA E IL RAPPORTO CON MOURINHO: “CHE FEELING COL MISTER!”
Un grande calciatore come l’argentino e un tecnico di primissimo ordine come il portoghese per fare grande la Roma: “Josè Mourinho ha un’immagine e un potere importante per tutto quello che rappresenta nel mondo del calcio. – ha proseguito Paulo Dybala. – Prima di arrivare qui alla Roma ci siamo sentiti due volte, mi ha chiamato quando stavo ancora a Torino. Lui è molto bravo quando parla e quando vuole entrare dentro qualcuno. Ho sentito con lui un feeling speciale, è difficile nel mondo del calcio trovare qualcuno che ti dica le cose in faccia in modo sincero. Con lui ho un rapporto diretto, ci confrontiamo tanto. Vogliamo il meglio per la gente, lui ha fatto la storia del calcio. Quasi tutte le cose che ti dice poi in campo succedono. Capisce il calcio molto bene, lo testimonia il fatto che ha vinto quasi in tutte le squadre che ha allenato”.
L’argentino ha avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con un altro pezzo di storia del calcio, ovvero Cristiano Ronaldo: “Con lui sono stati tre anni belli, la squadra era molto forte e lui ci dava qualcosa in più. In Argentina è molto sentita la rivalità tra Messi e Cristiano, io ovviamente da bambino son sempre stato dalla parte di Messi. Una volta stavamo andando a giocare una partita, io stavo in fondo all’aereo e lui era seduto più avanti. A un certo punto del volo lui è venuto da me a parlare sia di calcio sia di tante altre cose, parlavamo in generale della nostra vita e a un certo punto gli ho detto ‘io da bambino praticamente ti ho odiato’. Ci siamo fatti due risate su questa cosa e fra noi abbiamo sempre avuto un bel rapporto”.