Giuse The Lizia: da Sanremo Giovani al palco del Concerto del 1 maggio a Roma
Giuse The Lizia è tra gli ospiti del Concerto del Primo Maggio 2023: dal Festival di Sanremo Giovani al festival musicale che dal 1990 è organizzato annualmente in occasione della Festa del lavoro in piazza San Giovanni in Laterano a Roma dai tre sindacati confederati italiani: CGIL, CISL e UIL. L’evento è conosciuto anche come il Concertone per via della sua durata, avendo inizio nel pomeriggio e terminando a tarda notte. Si tratta di un ritorno per il giovane cantautore siciliano che con il brano “Sincera” è stato ammesso alla finale del programma “Sanremo Giovani” per conquistare uno dei posti disponibili per accedere al Festival di Sanremo 2023.
Il cantante parlando della sua musica intervistato dal sito Manintown ha raccontato: “prendo ispirazione da numerosi cantanti, il mio artista di riferimento è Battiato. Anche il mondo rap influenza molto i miei testi, Marracash e Club Dogo solo per citarne un paio”. Non solo, poco dopo ha confessato: “uno dei mie rituali è tentare di chiacchierare per distrarmi. Sono abbastanza ansioso e riesco a gestire l’ansia accanto a persone con cui sto bene, parlando del più e del meno. È il mio momento per staccare e poi godermi il concerto sul palco”.
Giuse The Lizia e il nuovo album “Crush”
Anche se non ha superato la finale di Sanremo Giovani, Giuse The Lizia è inarrestabile. Dopo il “One more time tour”, il giovane cantante ha pubblicato il suo nuovo album dal titolo Crush: un lungo viaggio musicale composto da 10 brani in cui canta la sua vita. Intervistato da vanityfair.it ha raccontato come mai ha scelto proprio questo titolo: “mi interessano i due significati che ha: quello che riporta all’urto, allo scontrarsi con qualcosa, ma anche la sua sfaccettatura più generazionale che che vuol dire “stare sotto per una persona” e molto spesso entrambi coincidono. Però, la cosa che mi piace di più di questa parola è che descriva molto bene come viviamo noi della Generazione Z”.
Non solo, il cantante ha precisato: “tutto è crush: innamoramenti veloci, effimeri. Descrive perfettamente il modo che abbiamo di viverci le cose sempre di fretta, di corsa”. Poi parlando della sua generazione, la generazione Z, ha sottolineato: “viviamo una realtà senza avere chiara prospettiva del nostro futuro. In Riprova Domani, faccio riferimento alla generazione dei nostri padri che rappresenta un po’ un modello sia in positivo che in negativo. Loro potevano contare su punti di riferimento certi, noi no perché non ne abbiamo e non sappiamo mai dove stiamo andando”.