Corrado Zunino, giornalista italiano e inviato di Repubblica in Ucraina, è rimasto ferito a seguito di un attacco condotto con dei droni nei pressi di Kherson. Come si legge sul sito di SkyTg24.it, nel corso dell’azione militare il suo collaboratore, l’interprete Bogdan Bitik, è rimasto purtroppo ucciso. Corrado Zunino, ferito di preciso nell’area del ponte Antonivsky, sta bene, ed a confermarlo è stato lo stesso che attraverso Twitter ha fatto sapere: “In viaggio da Kherson verso Odessa. Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto, all’inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press”.
Al telefono con Repubblica ha quindi fornito ulteriori dettagli su quanto accaduto: “Abbiamo passato tre check-point, Bogdan ha parlato con i militari ucraini e ci hanno fatto passare senza problemi. Non era una zona di combattimenti. Poi siamo stati colpiti, ho sentito un sibilo e ho visto Bogdan a terra, non si muoveva, ho strisciato fino a togliermi dalla fila del fuoco”.
CORRADO ZUNINO, FERITO GIORNALISTA ITALIANO: “HO CORSO FINO A CHE…”
E ancora: “Ho corso fino a quando non ho incrociato un’auto di un civile. Ero pieno di sangue, mi sono fatto portare fino all’ospedale di Kherson. Ho quattro ferite ma sono stato curato perfettamente. Ho provato più volte a chiamare Bogdan, non rispondeva. Era un mio grande amico, è una sofferenza atroce”.
Dell’attacco avvenuto nei pressi di Kherson ne ha parlato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che interpellato da SkyTg24 ha spiegato: “Nel momento in cui ho appreso la notizia di questo evento infausto, ho contattato le nostre forze militari che mi hanno dato i dettagli del caso. Sono entrati in contatto con il giornalista e faranno tutto quello che possono per aiutarlo”. Kuleba ha concluso: “Ai russi non interessa se sei russo, italiano o ucraino, loro semplicemente sparano”.