L’auto di Greta Spreafico, scomparsa con lei il 4 giugno 2022 a Porto Tolle, non è stata ancora ritrovata nonostante le ricerche di famiglia e inquirenti nei luoghi legati alla misteriosa sparizione della cantante 53enne di Erba. Un giallo nel giallo, al momento senza soluzione e condito da un altro ingrediente che alimenta le nubi intorno alla sorte della donna: il veicolo, targato EF 080 DT, non sarebbe mai stato visto uscire dal Comune della provincia di Rovigo in cui Greta Spreafico si trovava all’epoca della scomparsa.
L’ispezione del Po con un drone csubacqueo, chiesta dal consulente della famiglia Ezio Denti, nel tratto ritenuto di potenziale interesse investigativo non avrebbe prodotto alcun risultato. Di Greta Spreafico e della sua macchina, una Kia Picanto nera, non c’è la minima traccia. A parlarne con il conduttore Marco Oliva è stato lo stesso Ezio Denti, in onda nella scorsa puntata di Iceberg in cui è stata data un’altra notizia: l’amico di Greta Spreafico, Andrea Tosi, l’ultimo ad averla vista la notte prima della sparizione, sarebbe ricoverato in una comunità. L’inchiesta sul giallo della 53enne procede per omicidio, ma non si conosce l’identità della persona che sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati.
Il giallo di Greta Spreafico senza soluzione
Il mistero che avvolge la sorte di Greta Spreafico non ha ancora soluzione, nonostante i tanti mesi trascorsi dalla scomparsa avvenuta il 4 giugno 2022 a Porto Tolle (Rovigo). Di lei non ci sarebbero tracce in uscita dal territorio, ma l’ipotesi di un suicidio con inabissamento dell’auto nelle acque del fiume sembra allontanarsi notevolmente all’esito delle ricerche nel punto in cui sarebbe stato facile addentrarsi nel Po alla guida di un veicolo. Quello che è certo è che la macchina è sparita con la donna, un giallo nel giallo che non ha ancora alcuna risposta.
Ezio Denti conferma l’assenza di risultati all’esito delle ricerche condotte con un robot subacqueo. Nunzia Barzan, avvocato della famiglia della 53enne, ne ha parlato ai microfoni di Iceberg: “Non ho mai creduto che lei si fosse inabissata“. Gli interrogativi sulla sparizione di Greta Spreafico non si spengono e la famiglia ritiene che qualcuno possa averle fatto del male forse approfittando di un suo momento di grande fragilità. Alcuni mesi prima di scomparire, Greta Spreafico aveva contattato proprio Ezio Denti per chiedergli di indagare a seguito di presunte minacce alla propria incolumità. Anche questo aspetto della storia, al momento, resta non del tutto chiarito.