Una pillola derivata dalle feci umane potrà combattere le recidive delle infezioni intestinali da C. difficile. Si tratta di una terapia orale chiamata Vowst e sviluppata da Seres, un’azienda di Boston sostenuta dal gigante alimentare Nestlé e dall’incubatore biotecnologico statunitense Flagship Pioneering. Gli enti regolatori statunitensi hanno approvato per la prima volta una pillola di questo tipo, prodotta trattando le feci umane con etanolo, in modo che il processo uccida molti dei virus e dei batteri che possono causare infezioni.
La pillola derivata dalle feci umane è parte di una nuova classe di farmaci cosiddetti terapeutici per il microbioma, che mirano a ripristinare l’equilibrio dei batteri vivi nell’intestino, così da potenziare il sistema immunitario e prevenire le infezioni. C. difficile è un superbatterio resistente ai farmaci che è stato associato a quasi 30.000 morti negli Stati Uniti ogni anno, con un costo per il sistema sanitario stimato in oltre 4,8 miliardi di dollari di costi per il sistema sanitario. Si tratta di un superbatterio particolarmente insidioso perché un paziente su sei che presenta infezioni intestinali ne contrarrà un’altra entro otto settimane, come svelano i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie statunitensi. In quest’ottica si comprende l’importanza di questa pillola, che ora è in attesa di essere approvata dalla Food and Drug Administration.
Come funzionerà la pillola derivata dalle feci umane contro infezioni intestinali: terapia…
Le infezioni intestinali da C. difficile causano infiammazione del colon e diarrea, ma una terapia orale a base di una pillola ricavata da feci umane può rappresentare la svolta per impedire le reinfezioni. Questa infezione batterica solitamente viene trattata con antibiotici, che però possono eliminare i microbi del microbioma umano che aiutano la digestione e la risposta immunitaria, rendendo le persone vulnerabili alla reinfezione. Una terapia alternativa sempre più in uso prevede il trapianto di feci da un donatore tramite un clistere. Nel mese di novembre, la Food and Drug Administration ha approvato una terapia di trapianto fecale che prevede un prodotto preparato utilizzando le feci di un donatore qualificato e somministrato per via rettale.
La pillola contro le infezioni intestinali da C. difficile, sviluppata da Seres, sarebbe invece una terapia orale e dunque di più facile somministrazione rispetto all’innovazione introdotta a novembre. Joseph Thome, analista di Cowen interpellato dal Financial Times Europe, ha spiegato che “i consulenti con cui abbiamo parlato stimano circa 150.000 infezioni ricorrenti da C. difficile nel 2023“, prevedendo vendite per 850 milioni di dollari l’anno negli Stati Uniti.