Tanta è la carne sul fuoco che Valditara è pronto a mettere per riformare il mondo scolastico. Non solo l’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole secondarie, e non solo il liceo Made in Italy (cavallo di battaglia del Governo Meloni). Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha anche intenzione di riformare gli istituti tecnici e professionali.
“Stiamo preparando un’importante riforma dell’istruzione tecnico-professionale che avrà come priorità proprio il tema degli istituti agrari e alberghieri, e della valorizzazione di una filiera pilastro del nostro sistema produttivo”. Così ha annunciato l’inquilino di Viale Trastevere in occasione dell’inaugurazione del villaggio Coldiretti a Bari tenutasi il 29 aprile. E tra i progetti spunterebbe anche l’ipotesi di dotare gli istituti tecnici e professionali di professionisti provenienti dal mondo dell’impresa. Un modo, questo, per avvicinare sempre più gli studenti al mondo del lavoro, attraverso il sempre maggiore ricorso ad attività pratiche e laboratoriali.
COSA PREVEDE ACCORDO CON COLDIRETTI
Nel corso dell’evento Valditara ha firmato un Protocollo d’intesa con il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini. L’accordo si fonda sull’importanza di portare nelle mense scolastiche una giusta educazione alimentare, garantendo prodotti del territorio a chilometro zero per valorizzare gli elementi culturali legati al cibo e alla tradizione sostenendo le filiere produttive e i piccoli imprenditori locali. Ma nell’accordo è contenuta anche l’annunciata riforma della formazione tecnico-professionale, con le risorse che saranno impiegate in questo settore. “Gli Istituti agrari e alberghieri sono tra i destinatari di 166 milioni di fondi PON e le scuole capofila degli Istituti Tecnici Superiori negli stessi settori sono tra i destinatari di oltre 64 mln di fondi PNRR”. Così ha specificato lo stesso Ministro. Ricordiamo che la riforma di cui si sta parlando mira ad allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze del tessuto produttivo, con particolare riguardo all’innovazione digitale.
I PUNTI PRINCIPALI DELLA RIFORMA DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
Come viene riassunto dal portale Orizzonte Scuola la riforma punta a ridefinire e aggiornare gli indirizzi nell’ambito delle competenze linguistiche, per connettere il tessuto socioeconomico del territorio di riferimento agli obiettivi di miglioramento del Piano nazionale Industria 4.0. Viene prevista anche l’acquisizione di conoscenze tecnologiche specifiche, così da aiutare gli studenti a conoscere le realtà lavorative in cui saranno inseriti. Con riferimento poi alle metodologie, la riforma punta sulla formazione del personale docente per lo sviluppo e la sperimentazione di attività laboratoriali e l’attuazione di una didattica innovativa. Una novità è poi l’introduzione dei “Patti educativi 4.0”, grazie ai quali si mira ad integrare e condividere a livello regionale e interregionale le risorse professionali, logistiche e strumentali di cui dispongono gli istituti tecnici e professionali, le imprese, gli enti di formazione, gli ITS Academy, le università e i centri di ricerca. Infine la riforma istituisce l’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale composto da 15 esperti del settore.