In Italia negli ultimi anni sono aumentate, come d’altronde nel resto del mondo, le pratiche per le separazioni e i divorzi, che in sempre più larga maggioranza stanno ricorrendo anche alle figure dei coordinatori familiari. Si tratta, effettivamente, di esperti psicologi e psichiatri, che scendono in campo quando le pratiche e le contrattazioni tra genitori si fanno complicate e conflittuali. Il loro intervento garantisce che nelle discussioni nessuno rimanga ferito, con particolare attenzione alla cura dei figli e della loro psiche. I coordinatori familiari, insomma, potrebbero essere visti come arbitri, utili affinché vengano rispettate tutte le regole e le condizioni per un divorzio consensuale e non lesivo.
Chi sono e cosa fanno i coordinatori familiari
Per parlare del fenomeno in crescita dei coordinatori familiari, il quotidiano Il Messaggero, ha intervistato Conny Leporatti, della Acoges-Associazione Coordinazione Genitoriale Sistemica. Lei, con la sua associazione sindacale, attesta che i coordinatori sono stati richiesti in circa 2mila percorsi di divorzi nel solo 2022, sottolineando come “si assiste ad una conflittualità sempre più elevata che ha ricadute sui figli. C’è una conflittualità fisiologica, nella separazione, poi, però la famiglia si attesta su nuovi equilibri”.
Ma se quegli equilibri non tornano, spiega, entrano in gioco i coordinatori familiari. “Un tempo ci si rivolgeva prevalentemente alle autorità giudiziarie, con reiterati ricordi per modificare gli accordi presi”, mentre ora “si può chiedere l’intervento di un esperto”. E questo, spiega ancora, aiuta anche e soprattutto la gestione dei figli, perché per esempio “andare o meno a un compleanno, può sembrare una cosa banale nell’ambito di una separazione, ma è importante per la vita sociale del bambino. Senza contare gli esiti della triangolazione, ossia quando un ragazzo non può dire a un genitore di essere stato bene insieme all’altro o magari di avere bisogno di supporto”. Complessivamente, spiega che il coordinatore familiare deve essere un esperto nella gestione dei conflitti con particolare attenzione alla psicologia infantile ed evolutiva.