Una fuga di 48 ore potrebbe cambiare il futuro di Lionel Messi. Il campione del Psg ha lasciato la Francia diretto verso l’Arabia Saudita, dove è volato per onorare il suo contratto di promozione turistica nel Paese, senza però l’autorizzazione del club, che ha deciso di sospenderlo per due settimane. La trasferta non è stata infatti gradita dai vertici parigini, che dunque dopo l’allenamento di lunedì hanno avviato una procedura disciplinare nei confronti del pluripallone d’oro. L’attaccante salterà la trasferta di questa domenica sera ma alla sospensione potrebbe aggiungersi anche una sanzione pecuniaria sotto forma di trattenuta dal bonus etico o dallo stipendio, come accaduto già a Serge Aurier nel 2016.
L’assenza di Lionel Messi dagli allenamenti del Psg è arrivata il giorno dopo la sconfitta al Parco dei Principi contro l’FC Lorient. La prestazione dell’argentino non aveva convinto nessuno, men che meno il presidente Nasser Al-Khelaïfi e il suo consigliere sportivo Luis Campos. Secondo quanto riportato da Le Parisien, i due uomini sono stati informati della trasferta della Pulce ma non hanno mai dato il loro consenso affinché andasse in Arabia Saudita. Per questo, dunque, avrebbero deciso di agire con una sanzione. L’allenatore Christophe Galtier invece si è trovato di fronte al fatto compiuto: non sapeva che Messi non avrebbe partecipato agli allenamenti.
Il futuro di Messi al Psg è a rischio
La punizione che il Psg ha deciso di avanzare nei confronti di Lionel Messi, non rimarrà senza conseguenze. Sembra infatti che potrebbe essere a rischio addirittura il suo futuro nel club francese, come riporta Le Parisien. Il quotidiano sportivo, ancora, sottolinea come spesso il club della Capitale non abbia preso provvedimenti nei confronti dei propri tesserati, sorvolando su comportamenti non attinenti al regolamento interno della squadra. Questa volta, però, la società ha deciso di utilizzare il pugno fermo, multando lo stesso giocatore che nell’estate del 2021 aveva accolto in maniera pomposa.
La sospensione e la conseguente multa sarebbe un modo per dire all’argentino che l’avventura non andrà oltre la scadenza del suo contratto, a giugno 2023. Già da settimane si vocifera che l’atleta non voglia esercitare l’opzione di un ulteriore anno che impegnerebbe entrambe le parti fino al 2023. Ci sono dunque poche possibilità che si vada oltre la naturale scadenza del contratto.