Le indagini sull‘omicidio di Marzia Capezzuti avrebbero trovato fondamentale impulso nella testimonianza di Anna Vacchiano, la figlia 22enne di Barbara Vacchiano che avrebbe denunciato la madre e il resto della famiglia per le violenze inflitte alla 29enne nella loro casa di Pontecagnano Faiano (Salerno). Chi l’ha visto? precisa che il testimone chiave che ha impresso una svolta all’inchiesta con le sue rivelazioni, di cui il programma diede conto fin dai primi servizi sulla vicenda, in realtà non era un uomo, ma proprio la ragazza che, nel febbraio 2022, avrebbe chiesto l’aiuto di un centro antiviolenza e in più occasioni avrebbe telefonato alle autorità in forma anonima, per paura di ritorsioni dei parenti, esponendo l’agghiacciante quadro di maltrattamenti e abusi subiti da Marzia Capezzuti tra quelle mura.
Anna Vacchiano ha paura e per questo, secondo quanto dichiarato alla trasmissione di Federica Sciarelli, chiese di non mandare in onda l’intervista in cui, diverso tempo fa, parlò delle atrocità inflitte a Marzia Capezzuti denunciando apertamente madre e altri familiari in merito a gravissimi episodi (come quello di un mozzicone di sigaretta fatto ingerire alla 29enne poi uccisa). Le parole della giovane sulla necessità di restare nell’ombra suonano oggi come la fotografia di una situazione drammatica: “Io avrei voluto salvare Marzia, ma non è stato possibile – disse Anna Vacchiano all’inviata Chiara Cazzaniga –. L’intervista si potrà mandare in onda quando sarà tutto finito, quando so che mamma sta dentro“. La figlia di Barbara Vacchiano ha quindi chiesto di essere in qualche modo tutelata e di dare consenso alla trasmissione delle sue dichiarazioni solo in caso di arresto della madre. Così è stato. Pochi giorni fa Barbara Vacchiano, il marito Damiano Noschese e il loro figlio minorenne sono finiti in carcere perché ritenuti coinvolti nell’omicidio di Marzia Capezzuti.
Caso Marzia Capezzuti, il fratello minore di Anna Vacchiano l’avrebbe minacciata davanti ai magistrati
Secondo quanto ricostruito da Chi l’ha visto?, Anna Vacchiano avrebbe avuto paura della sua famiglia e avrebbe dipinto la madre come principale artefice delle violenze ai danni di Marzia Capezzuti. Maltrattamenti, torture e abusi che avrebbero finito per ridurre la 29enne in condizioni terribili mentre viveva sotto il loro tetto a Pontecagnano Faiano. Anna Vacchiano, secondo gli inquirenti, avrebbe raccolto la confessione choc del fratello minore – 14enne all’epoca del delitto – durante una videochiamata social in cui il ragazzino le avrebbe rivelato di aver ucciso Marzia Capezzuti con i genitori, Barbara Vacchiano e Damiano Noschese (usando frasi come “L’abbiamo finita, l’abbiamo strozzata“).
I tre sono in cella con pesantissime accuse e proprio in costanza del fermo, secondo quanto riportato a Chi l’ha visto? dall’avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia della vittima, il minore avrebbe rivolto minacce all’indirizzo della sorella che aveva incastrato tutti con le sue rivelazioni. Oggi 15enne, davanti ai magistrati avrebbe detto di essere pronto a “fargliela pagare”. Il difensore del ragazzo ha dichiarato di voler presentare una istanza di scarcerazione per il suo assistito, attualmente recluso in un carcere minorile, nella speranza che il sistema gli consenta una possibilità di cambiamento e di riabilitazione dopo una vita vissuta in una famiglia tossica. “Fu messo in comunità e durante un permesso – ha detto il legale –, fu trovato con un motorino rubato. Ha un procedimento per atteggiamenti di bullismo e in particolar modo per estorsione e pestaggio. È un ragazzo di 14 anni che va recuperato, per permettergli un’inclusione, è cresciuto in una situazione difficile“.