Tragedia sfiorata in Calabria, dove è crollato il ponte della Sila-Mare a Longobucco. A causa del maltempo, la forza della portata d’acqua del Trionto ha piegato uno dei piloni, poi il viadotto è crollato definitivamente. Poteva essere una strage, ma fortunatamente l’Anas due ore prima aveva chiuso il tratto di strada in via preventiva. Il crollo è stato ripreso in un video che ha fatto il giro dei social ed è stato visionato anche dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha convocato d’urgenza una riunione “dopo aver visto queste immagini incredibili“. Il viadotto Ortiano 2, sulla SS 177 Sila-Mare, è crollato nel tratto che collega Longobucco alla costa jonica. Il ponte era stato costruito solo nove anni fa.
“Andrò sul posto, e soprattutto pretenderò che tutte le responsabilità, se responsabilità ci sono, vengano accertate. Perché nel 2023 un ponte costruito soltanto nove anni prima non può cadere in questo modo“, ha aggiunto Roberto Occhiuto. In merito alla scampata strage, il governatore ha dichiarato: “Sapete perché non ci sono state vittime oggi? Perché Anas, in modo previdente, ha chiuso questo tratto di strada, e quindi ha impedito che passassero mezzi di cantiere, automobili. Altrimenti oggi commenteremmo una tragedia. Ho chiamato l’amministratore delegato di Anas, mi sono compiaciuto per questa scelta“.
LONGOBUCCO, PONTE CROLLATO: APERTA INCHIESTA
Intanto la procura della Repubblica del tribunale di Castrovillari ha aperto un fascicolo per chiarire le eventuali responsabilità del ponte crollato a Longobucco. Stando a quanto riportato da Lacnews24, è stata l’inclinazione di un pilone a causare il cedimento della campata al punto tale da determinare il crollo di una parte del viadotto, da oltre trent’anni cantierizzata ma mai consegnata del tutto. Tanti hanno contestato la realizzazione della strada lungo il letto del torrente, restando inascoltati. Come il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, che a riguardo ha dichiarato: “Questa strada non doveva essere costruita così. Non so come andrà a finire. Non so se il Presidente Occhiuto continuerà su questo tracciato oppure se creerà un percorso alternativo. Di sicuro questa strada serve alle comunità dell’entroterra e a Longobucco in particolare, che senza di essa rischia l’isolamento“. La gestione dell’opera è di competenza dell’Anas, ma la Regione Calabria ha finanziato l’intero intervento. Il crollo del ponte di Longobucco rischia ora di tradursi in una paralisi definitiva dei lavori. Il rischio per il primo cittadino è che la comunità locale possa pagarne le spese con l’isolamento.