Cassano: cosa è successo ad Antonella Lopardo
Martedì sera, esattamente alle 21:30, la tranquillità del comune di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, è stata sconvolta dal brutale omicidio di Antonella Lopardo. La donna, quarantanove anni, si trovava in quel momento a casa sua, con il marito Salvatore Maritato, quando due uomini hanno citofonato.
Neppure il tempo di aprire la porta che Antonella Lopardo è stata investita da una pioggia di proiettili calibro 7,62 sparati con un mitragliatore Ak47. La matrice dell’omicidio di Cassano, dalle prime indagine, sembra essere collegata alla ‘Ndrangheta, ma a Cassano non sarebbe dovuta morire Antonella, quanto piuttosto Salvatore, che nel 2007 aveva collaborato per distruggere la cosca di Antonio e Vincenzo Forastefano. In queste ore, però, la figlia di Antonella Lopardo, Chiara, ha deciso di inviare una lettera agli organi di stampa, rivolta alla madre in cui parla della difficile situazione della Calabria e del loro lutto.
La lettera di Chiara alla madre Antonella Lopardo
“Non basterebbero fiumi di parole per scrivere di te, Mamma, e so bene che non ti piace che si parli di noi ma questa volta devo farlo per Te. Non incontrerò mai nessun altra persona al mondo come te, con la tua forza, la determinazione, l’onestà e l’eleganza innata che avevi. Mi hai insegnato ogni cosa ed è grazie a te e ai tuoi infiniti sacrifici, al tuo immenso amore che sono diventata la donna che hai sempre sperato che fossi.
Chi ti conosce sa che gran carattere avevi, ti si doveva sempre tenere testa, ma se qualcuno entrava nel tuo cuore il bene che si riceveva da te era sempre così grande, Grande come te. Che sei pulita, bella, ordinata e buona come nessun altro al mondo, la tua casa brillava in ogni angolo e ogni cosa era sempre riposta con grande cura. Perché tu ti prendevi sempre cura di tutti noi e non pensavi mai a te, sempre inarrestabile fino alla fine.
Non ci siamo mai arrese noi mamma, anche se abbiamo imparato che la vita può essere molto dura, che la terra che tanto amiamo è in realtà assai triste e amara e certe realtà sono più grandi di noi. Mi dicevi di studiare per avere un futuro migliore e andare via di qui mamma ma non è bastato per salvarti da un male radicato nell’anima della gente.
Tu vivrai sempre ogni giorno fino alla fine dei miei giorni con me, e non importa quanto sia doloroso tutto questo da affrontare, da capire e accettare. Racconterò di te, della musica che ti piaceva, del tuo modo di scherzare, racconterò di te ai tuoi nipoti. Di quanta pasta mangiavamo perché ci piace tanto, che quando andavamo da qualche parte ci scambiavano per sorelle ed eravamo sempre in ritardo e mai puntuali, di quante videochiamate ci facevamo per sopportare la distanza e di tutto ciò che hai fatto per me sempre. Continuerò a camminare a testa alta così come tu mi hai insegnato, ad essere educata e vivere dei valori e l’umiltà che tu mi hai insegnato.
Tu sei la mia vita mamma, il tuo ricordo vivrà per sempre e non morirà mai. Una parte di me se n’è andata insieme a te ormai, ma tu sai che mi rialzerò e con tanta forza andrò avanti e ti renderò felice perché so che ci sei e non mi lascerai mai sola mamma. Non abbiamo mai augurato del male a nessuno, ci pensa Dio dicevi sempre, ci pensa la vita. Quella vita che ci hanno distrutto e strappato via così brutalmente. Ora sarai in pace e si prenderà Dio cura di te, sarai il mio angelo, il mio punto di riferimento, il mio porto sicuro sempre.
Mi hai lasciato così presto mamma, non augurerei questo dolore mai a nessuno, ma se Dio davvero esiste tu sai che la giustizia sarà fatta prima o poi perché ognuno ha quel che si merita. Non avrei mai potuto immaginare una cosa simile, nessuno di noi. Non esiste un amore più grande del nostro mamma, portami con te nei sogni e dammi la forza di andare avanti. Ti amo mamma, con tutta me stessa, più della mia stessa vita”.