Premio Guido Carli ad Antonio Ricci: è tra i 14 talenti di economia, sport, musica e giornalismo, «eccellenze italiane, campioni di ingegno e realizzazioni in campi diversi ma uniti dai valori che Carli professava». Un premio dedicato, quindi, a quei talenti che danno lustro all’Italia nel mondo. L’autore e ideatore di Striscia la notizia ha ricevuto il premio, arrivato alla quattordicesima edizione, a Roma, dove è intervenuto rimarcando innanzitutto che «non è banale né scontato premiare un autore satirico». Questo perché «la satira satura, la caricatura carica», quindi «spesso è mal sopportata, spesso strumentalizzata».
D’altra parte, per Antonio Ricci è «insieme allo spirito critico, il sale della democrazia e del viver civile». Il “papà” del tg satirico ha spiegato di aver dovuto affrontare in questi anni «oltre 350 denunce, ormai passo metà della mia giornata con gli avvocati e metà a fare la trasmissione». Ad un certo punto, gli è scappata la sua proverbiale ironia: «Ho visitato i tribunali di mezza nazione, potrei redigere una guida Michelin dei tribunali d’Italia».
ANTONIO RICCI SU CLAUDIO BAGLIONI ED ELLY SCHLEIN
Questo è servito ad Antonio Ricci anche per capire «quanto strutturalmente sia complicato il funzionamento della giustizia», non solo per i cittadini, ma anche per i magistrati. «Io ne sono sempre uscito bene, per cui non posso certo lamentarmi, però ho vissuto paradossi incredibili», ha raccontato il fondatore di Striscia la notizia. A tal proposito, ha fatto riferimento a quanto accaduto un anno fa, quando Claudio Baglioni, definito sarcasticamente «democratico e forse libertario», fece «sequestrare dal Tribunale di Monza il libro di Striscia “Tutti poeti con Claudio”». Antonio Ricci ha evidenziato che il sequestro di un libro «è un atto di violenza inaudita, eppure è avvenuto nel silenzio dei media. Il libro conteneva da una parte frasi tratte da canzoni di Baglioni, dall’altra frasi di scrittori e poeti che le avevano scritte precedentemente. Tutto vero». La vicenda è ancora aperta, infatti ci sarà un processo. «Baglioni non si può toccare. Curioso che la libertaria Schlein si sia recata nella sua tana a fare una bella festicciola. Non so quale armocromista può averle consigliato una cosa simile. Certo è un colore stonato, come è spesso Baglioni», ha concluso Antonio Ricci.
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