Guerra Fredda, Ucraina, Taiwan: fase delicata per lo scacchiere internazionale, ma Henry Kissinger ha le idee chiare. Fresco centenario, l’ex segretario di Stato americano ha fatto il punto della situazione in una lunga intervistata alla Cbs. Buone sensazioni sul conflitto in Ucraina: “Ora che la Cina è entrata nei negoziati, ne verremo a capo, penso, entro la fine di quest’anno. Si parlerà di iter negoziali e perfino di trattative vere e proprie”.
Sempre a proposito della Cina, c’è un dossier che non va sottovalutato, ovvero Taiwan. Pechino ha infatti intenzione di conquistare Taipei, ma gli Stati Uniti si sono detti pronti a difendere l’isola: “Abbiamo un problema. Il problema è che in quel caso la situazione potrebbe degenerare a tutto campo tra due Paesi hi-tech. Occorre prestare subito attenzione a questa possibilità”.
La riflessione di Henry Kissinger
Secondo Henry Kissinger quella attuale è un’epoca molto pericolosa, ma un altro passaggio particolarmente significativo del suo dialogo con la Cbs riguarda l’intelligenza artificiale. Il celebre diplomatico ha risposto così sulle ambizioni statunitensi di mantenere sempre il controllo dell’AI: “Beh, questo sarebbe un obiettivo molto auspicabile, ma la velocità con la quale funziona l’intelligenza artificiale lo renderà problematico nelle situazioni di crisi”. Il riferimento è a una possibile situazione in tempo di guerra, con le raccomandazioni dell’AI ad agire in un determinato modo: “Facendo affidamento sulla risposta, non possiamo controllarla e ricontrollarla perché non possiamo passare in rassegna tutto il sapere già acquisito dalla macchina. Siamo noi a darle quel sapere. Questo sarà uno dei dibattiti più grandi e importanti della nostra epoca. Per questo sto cercando di fare con l’intelligenza artificiale quello che cercai di fare per le armi nucleari: richiamare l’attenzione generale sull’importanza dell’impatto di questa evoluzione”.