GIORGIO BRACARDI: “ALTO GRADIMENTO ANDÒ IN ONDA PER 11 ANNI SETTE GIORNI SU SETTE. FU QUALCOSA DI IRRIPETIBILE”
Giorgio Bracardi, comico e attore di successo, è stato intervistato da Libero in occasione del suo compleanno. Bracardi, che ha ormai raggiunto l’età veneranda di 90 anni, ha ripercorso le tappe che l’hanno portato al successo, raggiunto grazie ad Alto Gradimento, programma radiofonico andato in onda negli anni Settanta: “Andò in onda per undici anni meno due mesi, sette giorni su sette. Fu qualcosa di irripetibile” ha dichiarato il comico, forse con una punta di nostalgia. Tra i tanti personaggi da lui creati, Giorgio Bracardi dichiara di sentirsi molto legato a quello del gerarca fascista Ermanno Catenacci: “A quei tempi guai a fare ironia sul fascismo. Io sono riuscito a mettere d’accordo tutti” afferma.
Viene naturale domandarsi come sia stato possibile creare così tanti personaggi ben riusciti e amati dal pubblico. “Grazie alla musica, allo swing, il ritmo aiuta. I tormentoni sono quelli che la gente tiene a mente. I monologhi non li ricorda nessuno”. E Giorgio Bracardi, la musica, ce l’ha proprio nel sangue, essendo cresciuto lui stesso in una famiglia di artisti, con madre soprano e padre tenore: “Ci hanno tenuto ad educarci alla musica. A casa eravamo cinque figli e avevamo due pianoforti, sui quali abbiamo studiato tutti”.
GIORGIO BRACARDI: “CON RENZO ARBORE SIAMO ANCORA IN CAUSA”
È stata una lunga ed indimenticabile carriera quella del comico, attore e cantautore Giorgio Bracardi, ma probabilmente non proprio tutta rose e fiori. Alto gradimento, la trasmissione radiofonica che ha portato al successo i suoi ideatori, tra cui anche Bracardi e Renzo Arbore, è stata poi la causa della loro divisione. I due, che crearono il celebre programma assieme ai colleghi Gianni Boncompagni e Mario Marenco, sono ora in causa. A detta di Bracardi, la colpa sarebbe da attribuire ad Arbore e Boncompagni, colpevoli di non avergli riconosciuto i meriti che gli spettavano per la trasmissione.
Sembra non esserci spazio per nessun chiarimento tra Arbore e Giorgio Bracardi, che si aspettava forse un maggior riconoscimento per l’invenzione del personaggio di Scarpantibus, che riuscì a risollevare gli ascolti del programma: “Siamo ancora in causa. La trasmissione stava chiudendo per gli ascolti bassi. Arbore e Boncompagni mettevano solo i dischi. Quell’uccellaccio Scarpantibus coi suoi versacci e gli scarponi della guerra fu un successo assoluto”. Il risentimento ha origine anche per via del comportamento di Arbore che, a detta di Scarpari: “Addirittura per i 40 anni di Alto Gradimento andò in tv a vantarsi. A me e Marenco la Rai ci propose di fare un’intervistina in strada. Mi sono offeso per la mancanza di rispetto. Che cafoni” ha concluso, ancora amareggiato Giorgio Bracardi.