Barbara Boncompagni, il dolce ricordo di Raffaella Carrà: “Mi chiamava la sua bambina…”
Potrebbe risultare paradossalmente riduttivo proferire parola sul ruolo inestimabile e nevralgico svolto da Gianni Boncompagni per la televisione italiana; un traccia che ancora oggi, a sei anni dalla scomparsa, risulta limpida e decisiva. L’arduo compito di raccontare le sue gesta è certamente più affine a sua figlia, Barbara Boncompagni, che in una recente intervista per il Corriere della Sera ha raccontato diversi aneddoti partendo in particolare dalle diverse relazioni sentimentali. “Che rapporto avevamo con le fidanzate di papà? La prima è stata Raffaella Carrà, io avevo cinque anni, sono stati insieme forse una dozzina d’anni… Io e lei ci siamo trovate subito bene, ero la piccolina, mi chiamava: la mia bambina. Quando le dicevo quanto era bello averla nella mia vita, mi diceva: non mi dire così che mi fai piangere“.
Il racconto di Barbara Boncompagni, in riferimento alle donne che hanno accompagnato sentimentalmente suo padre Gianni, si sposta poi sul rapporto con Isabella Ferrari: “Con Isabella eravamo coetanee. Per un anno, abbiamo convissuto tutti e tre a Roma; studiavamo insieme, andavamo a danza insieme”. Racconta così l’autrice Tv la bellezza del rapporto con l’ex compagna di suo padre Gianni Boncompagni, aggiungendo: “Siamo ancora come sorelle“. Non mancano poi degli accenni anche ad altre donne che hanno caratterizzato la vita sentimentale del padre: “Sento ancora anche Claudia Gerini; e Valentina, l’ultima, chi gli è stata vicino fino alla fine. Non stavano più insieme ma papà diceva: forse la lascio. E io: che ti lasci, papà?“.
Barbara Boncompagni, l’aneddoto sul padre e le infermiere: “Solo giovani e carine, facemmo i casting…”
Verso il finire dell’intervista per il Corriere della Sera, Barbara Boncompagni entra poi nel merito del periodo buio e difficile della malattia di suo padre Gianni. “Papà è diventato tenero; giocava coi nipoti, scherzava con noi sorelle. Siccome era un accumulatore seriale e aveva comprato una casa solo perché stava vicino all’Ikea, solo per arredarla, io gli dicevo: quando vuoi, la camera ardente te la faccio all’Ikea“. Diventa ancora più toccante il racconto dell’autrice Tv quando accenna alla percezione del padre Gianni Boncompagni in prossimità dei suoi ultimi attimi di vita.
“Se sapeva di essere alla fine? Non si sa mai quando il paziente sa o non sa. Gli abbiamo messo vicino delle infermiere giovani e carine, abbiamo fatto proprio i casting”.Parlando delle infermiere al fianco del padre, Gianni Boncompagni, negli ultimi mesi di vita, Barbara Boncompagni ha anche svelato un curioso e simpatico aneddoto. “La volta che arrivò una sostituta anziana, col rosario in mano, lui disse: state scherzando, vero? E giuro che dovemmo mandarla via“.