Lunga intervista di Tina Montinaro a Oggi è un altro giorno. La vedova di Antonio Montinaro è tornata sulla strage di Capaci, ricordando le ultime ore trascorse con l’amato marito: “Non doveva lavorare quel giorno, aveva deciso di cambiare turno. Era stata una sua scelta che io non ho mai giudicato, perché le sue scelte ci rendono orgogliosi e ci fanno camminare a testa alta”.
Incalzata da Serena Bortone, Tina Montinaro si è soffermata sulle ore successive al terribile attentato mafioso: “Ero a casa con i miei figli piccoli. Antonio mi telefonò dall’aeroporto, fu l’ultima volta che ci sentimmo. Dopo qualche ora arrivo una telefonata di un’amica e mi chiese se era in servizio. Le dissi di no, come voleva Antonio per cautela. Lei però capì che non avevo la tv accesa e mi parlò dell’attentato a Falcone. Poi dalla Questura all’Ospedale con la speranza che fosse solo ferito. Purtroppo non fu così e non me lo fecero nemmeno vedere”. (Aggiornamento di MB)
Tina Montinaro, chi è la moglie di Antonio Montinaro
Tina Montinaro sarò ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, giovedì 11 maggio, di Oggi è un altro giorno, in onda su Rai 1 dalle 14.05. Tina è la vedova di Antonio Montinaro, uno degli agenti della scorta del giudice Giovanni Falcone, ucciso – con il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e i colleghi Rocco Dicillo e Vito Schifani – nell’attentato di Capaci, il 23 maggio 1992.
Tina Montanaro ha da poco pubblicato il libro “Non ci avete fatto niente”: “Questo libro racconta la storia mia e di Antonio, le scelte di Antonio. Dato che io giro nelle scuole di tutta Italia e parlo ai bambini, volevo lasciare loro qualcosa perché, come diciamo sempre, sono il nostro futuro”, ha spiegato a margine della presentazione del suo libro. Tina Montinaro è anche la presidente dell’associazione Quarto Savona Quindici, nome in codice della macchina di servizio con cui suo marito scortava il giudice, che ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria della strage di Capaci del 1992.
Tina Montinaro: il libro “Non ci avete fatto niente”
Tina Montinaro ha deciso di scrivere questo libro perché “più passava il tempo e più mi rendevo conto di avere avuto a fianco un grande uomo e un grande poliziotto che con le sue scelte mi ha dato modo di camminare a testa alta, assieme ai miei figli, in giro per l’Italia. Io tutti i giorni parlo e organizzo cose per mio marito, non mi sento vedova. Sono 31 anni che ho questo marito accanto presente, e quindi sono la moglie. Parlo ai giovani perché sono il nostro futuro e questo libro vuole essere un regalo fatto ai nostri bambini, devono sapere chi sono questi grandi uomini che hanno dato la possibilità a noi e a loro di alzare la testa”, ha detto durante la presentazione del libro “Non ci avete fatto niente”, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La vedova di Antonio Montinaro ha anche spiegato perché ha deciso di intitolare così il suo libro: “A me il sorriso non l’hanno tolto, i miei figli sono cresciuti in questa città, sono diventati uomini. Mio nipote si chiama Antonio Montinaro, non ci hanno fatto niente. Sono rimasta a Palermo, perché era giusto così”.