Angelica è la prima donna al mondo ad essere diventata mamma naturalmente dopo essere stata sottoposta ad adroterapia alla pelvi per un condrosarcoma dell’osso sacro. I medici le avevano spostato l’utero e le ovaie per preservarli dalle radiazioni e consentirle di avere un bambino, ma le speranze erano comunque flebili. La trentunenne, invece, a distanza di qualche anno dall’essersi sottoposta alle cure per il raro tumore di cui era affetta, è rimasta incinta senza difficoltà e ha dato alla luce cinque mesi fa Federica, che è perfettamente in salute.
“Ho scoperto d’essere incinta durante la festa della mamma dell’anno scorso. Non convivevamo, non l’avevamo programmata. Dopo le terapie cui mi ero sottoposta, non mi aspettavo che potesse accadere per vie naturali né di avere una gravidanza in cui tutto è stato davvero perfetto”, ha raccontato Angelica al Corriere della Sera. Il sostegno dei medici del Policlinico San Matteo di Pavia è stato fondamentale per affrontare al meglio questa avventura. “All’inizio ero molto spaventata, avevo mille dubbi, non si sapeva come avrebbe reagito il mio corpo. La dottoressa Barcellini e la dottoressa Cassani mi hanno preso per mano e mi sono sentita al sicuro”.
Resta incinta dopo adroterapia a pelvi per tumore: la gioia di mamma Angelica
Il caso di Angelica, la mamma rimasta incinta dopo essersi sottoposta ad adroterapia alla pelvi per un tumore molto raro, è unico al mondo. “Quando ci ha annunciato la gravidanza eravamo tutti molto felici, altrettanto sorpresi, pronti a cogliere questa nuova sfida. Non essendoci dati di letteratura specifici, abbiamo ritenuto che gli eventuali rischi potessero essere assimilabili a quelli riportati per la radioterapia convenzionale con raggi X (ovvero maggiori probabilità di aborto spontaneo, parto pre-termine, ritardo di crescita fetale e sanguinamenti importanti per anomalie della placenta)”, ha ricordato Chiara Cassani, ginecologa oncologa del Policlinico San Matteo.
È per questo motivo che la giovane è stata costantemente monitorata per tutti i nove mesi di gestazione. La gravidanza, tuttavia, è andata per il meglio. “A causa delle radiazioni il rischio di fratture sacrali durante un parto naturale era elevato e quindi, per cautela, abbiamo pianificato un cesareo. Per il resto non ci sono state complicanze. Angelica e Federica sono tornate a casa perfettamente in salute. E, se la mamma lo desidera, non c’è motivo medico per non pensare a un altro bimbo”, ha concluso la dottoressa.