La situazione economica globale o, forse sarebbe meglio dire “occidentale”, resiste, ma a quanto pare, dopo tre anni di incertezza, prima per la pandemia e poi per il conflitto internazionale in Ucraina che ha determinato un incremento dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione, tenere i conti in ordine non è stato semplice. Se l’economia di un paese ha come primo obiettivo quello di mantenere stabile la politica dei prezzi, possiamo dire che quest’obiettivo è fallito. E allora cambia l’ordine delle priorità, vale a dire bisogna tenere stabili i conti pubblici, la spesa pubblica, garantire la circolazione del denaro ed evitare la stagnazione. In quest’ottica, nonostante vari rallentamenti, le economie occidentali, considerando anche le contingenze esterne, almeno per ora, ce l’hanno fatta.
E’ quanto è stato delineato al G7 di Nagasaki (13-14 maggio 2023), città del Giappone simbolo della devastante follia nucleare perpetrata dagli americani nel 1944. I ministri dell’economia e delle finanze delle maggiori potenze hanno discusso sulla situazione economica globale circoscrivendo il perimetro dei nuovi obiettivi attorno al concetto di “prudenza“. E infatti una nota relativa al primo incontro di questa mattina indica che “l’economia globale ha mostrato resilienza contro molteplici shock, tra cui la pandemia, la guerra della Russia contro l’Ucraina e l’inflazione“, ma l’intento programmatico è incentrato sull’oculatezza delle scelte da adoperare. Infatti i ministri affermano: “Dobbiamo rimanere vigili, e dobbiamo essere agili e flessibili nelle nostre politiche macroeconomiche in un contesto di accresciuta incertezza sulle prospettive economiche globali“.
G7 Giappone, il primo obiettivo è “diversificare le catene di distribuzione”
Se il G7 Giappone ha come primo obiettivo quello di diversificare le catene di distribuzione attraverso un programma di partneriato per diversificare l’approvvigionamento, i ministri finanziari del gruppo dei sette hanno menzionato gli sforzi per ridurre la dipendenza dal commercio con Cina e Russia. Quindi l’importanza del G7 di Nagasaki verte tutta sulla volontà di ridisegnare il quadro geopolitico ed economico occidentale. Il tutto non può che essere determinante per l’attuale situazione internazionale ancora pesantemente condizionata dal conflitto russo ucraino.
Il segretario al tesoro degli Stati Uniti Janet Ellen ha sottolineato che gli shock economici hanno fortemente impattato sull’economia di molti paesi occidentali: “Le ricadute della guerra della Russia contro l’Ucraina e le interruzioni causate dalla pandemia hanno chiarito l’importanza di catene di approvvigionamento diversificate e resilienti “.
Lo stesso obiettivo è poi confluito all’interno della dichiarazione congiunta dove è stato affermato di voler avviare una partnership in collaborazione con la banca mondiale entro la fine del 2023. Lo schema è denominato RISE, ovvero Resiliant and inclusive Supply-chain Enhancement.
Il programma si basa sulle linee guida pubblicate ad aprile e offrirà ai paesi in via di sviluppo interessati “Finanza, conoscenza e partenariati”.
Durante il G7 è stato poi ribadito il sostegno all’Ucraina e la condanna alla posizione della Russia nel conflitto che ha visto prima l’invasione del Donbass e poi l’allargamento su vasta scala in quasi tutto il territorio ucraino di attacchi militari. Nella nota congiunta i Ministri delle finanze dei sette hanno infatti dichiarato: “Ribadiamo il nostro fermo sostegno all’ucraina per tutto il tempo necessario e siamo uniti nella nostra condanna della guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata, della Russia contro l’Ucraina“.
Nella nota congiunta viene poi ribadito che l’economia occidentale hanno la volontà di finanziare nel breve termine gli apporti militari ed economici di Kiev oltre a sostenere paesi vicini e altri paesi gravemente colpiti”.
G7 Giappone: “sistema bancario resiliente” e “azione su vasta scala” per il clima
Gli altri obiettivi del summit sono poi stati incentrati sul clima dove si intende fare “un’azione su vasta scala”. I ministri infatti hanno dichiarato nella nota congiunta che: “siamo determinati ad affrontare con urgenza il cambiamento climatico, attraverso un’azione sovrasta scale in questo decennio critico, al fine di mantenere entro il limite di 1,5 gradi l’aumento della temperatura globale”.
“Il sistema bancario è resiliente, ma vigiliamo”. “Continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità di vigilanza e di regolamentazione per monitorare gli sviluppi del settore finanziario e siamo pronti a intraprendere le azioni appropriate per mantenere la stabilità e la resilienza del sistema finanziario globale“: lo affermano i ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi del G7 nel comunicato finale al termine della riunione in Giappone. I ministri ribadiscono comunque che “il nostro sistema finanziario è resiliente, sostenuto dalle riforme della regolamentazione finanziaria attuate dopo la crisi finanziaria del 2008, compresi i considerevoli aumenti dei livelli di capitale e liquidità delle banche, un quadro internazionale per risolvere efficacemente gli istituti in dissesto, il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera in materia di regolamentazione e vigilanza”.