Stiamo tirando un sospiro di sollievo nella convinzione di esserci lasciati alle spalle il brutto periodo della pandemia. Lo stato emergenziale è ormai finito e possiamo dire di essere tornati alla normalità. Ma se gli anni dal 2020 al 2022 sono un ricordo il futuro che ci aspetta potrebbe portarci ad affrontare una nuova pandemia. A dirlo sono stati un gruppo di esperti che hanno messo in guardia la Casa Bianca. Solo qualche settimana fa il Corriere riportava le ‘profezie’ di Bill Gates, che già nel 2015 aveva allertato sul possibile arrivo di una pandemia. E di recente ha avvisato sull’arrivo di una nuova pandemia, anche più terribile di quella che abbiamo vissuto. A queste dichiarazioni si aggiungono anche i rilevamenti statistici di un gruppo di scienziati, che hanno avvisato Biden di una nuova pandemia entro il 2025. A riportarlo è il Washington Post.
Le probabilità si attesterebbero, secondo alcuni, intorno al 20%, e si tratterebbe di un virus diverso da Omicron ma simile. Secondo altri esperti addirittura le possibilità sarebbero anche intorno al 40%. Questo è quanto emerge dal rapporto preparato in vista della dichiarazione di fine-pandemia.
Nuova epidemia di coronavirus: Casa Bianca non risponde all’allerta
I funzionari della Casa Bianca hanno parlato con circa una dozzina di esperti di virologia, immunobiologia e altri campi sulla prospettiva che il virus svilupperebbe nuovamente mutazioni che gli consentano di eludere le protezioni da vaccini e trattamenti. Tra i nomi di scienziati di alto livello che hanno condotto l’analisi statistica troviamo il biologo Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, e Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute.
Alle allerte però l’amministrazione Biden non ha risposto con particolare preoccupazione. L’unico commento proveniente dagli alti funzionari è stato nel senso di sottolineare la necessità di implementare maggiori protezioni per la salute pubblica per proteggersi dalla prossima minaccia virale, anche se la volontà politica e i finanziamenti svaniscono insieme alla minaccia del coronavirus. “Una delle mie maggiori preoccupazioni è che stiamo perdendo tempo nella preparazione per la prossima pandemia”, ha detto qualche giorno fa Dawn O’Connell, assistente segretario per la preparazione e la risposta presso il Dipartimento della salute e dei servizi umani, a una commissione del Senato.