Barbara Alberti, ospite a Da noi a ruota libera in occasione della Festa della Mamma, ha parlato del rapporto con i suoi figli, Gloria e Malcom, avuti dal matrimonio con Amedeo Pagani. “Io sono stata una mamma incosciente, lo sono diventata per caso. La prima quando avevo 20 anni, il secondo a 30. A quei tempi si poteva fare, la vita costava molto meno e il lavoro c’era. Abbiamo vissuto alla giornata. La casa era un casino e ci staccavano anche la luce, ma comunque ridevamo”.
I due figli, tuttavia, hanno reagito in modo diverso a questo approccio. “Gloria è sempre stata come noi, mentre a Malcom quella vita non piaceva. Quando era piccolo si è praticamente fatto adottare dalla famiglia Santoro, ovvero quella di un suo compagno di classe. Erano molto ordinati, era entusiasta perché aveva trovato a casa loro gli armadi e i cassetti coi calzini appaiati nel posto giusto. Per lui era un modo per sentirsi al sicuro, era pazzo di gioia”, ha raccontato.
Barbara Alberti: “Io mamma incosciente”. Il racconto su Malcom
Accettare la scelta del piccolo Malcom Pagani, per mamma Barbara Alberti, ai tempi non fu semplice. “Per noi è stato uno schiaffo morale. L’apice è stato quando aveva 9 anni, nel 1986. Avvenne il disastro di Chernobyl e in televisione si parlava della fine del mondo. Una sera lo trovai davanti la porta di casa mentre aspettava un taxi. Mi disse che aveva paura e che se realmente fossero stati gli ultimi giorni avrebbe preferito trascorrerli dalla famiglia Santoro”, ha ricordato nel salotto di Francesca Fialdini.
Il rapporto tra i due è stato però contraddistinto anche da momenti divertenti. “Durante l’adolescenza era un po’ maleducato come i suoi coetanei, andava in bagno ma non tirava l’acqua. Per la Festa della Mamma gli scrissi una lettera in cui lo definivo un pisc*one senza fantasia e in cui gli indicavo come doveva comportarsi. Il legame tra genitori e figli è sempre dinamico e antagonistico”, ha concluso.