Il giro della verità, il romanzo di Fabio Bonifacci
La nuova serie tv “Vivere non è un gioco da ragazzi”, in onda sul Rai 1 da lunedì 15 maggio, è un adattamento del primo romanzo di Fabio Bonifacci, “Il giro della verità”. Il protagonista del libro è Lele, nato e cresciuto in periferia, ma il talento della scrittura lo ha portato a studiare in un liceo classico del centro dove si è innamorato di Serena. Per avvicinarsi a lei esce con un gruppo che fa uso di ecstasy ed entra nel giro.
Ma un amico muore per una “pasta” tagliata male e Lele si ritrova travolto da una cascata di eventi incontrollabili. “La droga è un pretesto per raccontare la fuga da se stessi. È un disagio corale, che nella storia coinvolge giovani e adulti. Ma si parla anche di genitorialità, di nuovi modelli”, ha detto Fabio Bonifacci alla presentazione della serie “Vivere non è un gioco da ragazzi”, di cui è sceneggiatore.
Chi è Fabio Bonifacci sceneggiatore di “Vivere non è un gioco da ragazzi”
“La storia ha la forma di un sassolino che rotola e diventa valanga. Un gesto percepito come innocente da molti adolescenti – passare una pasticca a un amico – spezza una giovane vita e un’altra resta schiacciata sotto il peso della colpa. Il dramma si allarga alle famiglie, agli amici e a tutto il piccolo mondo intorno, rivelando la coralità di un disagio che in qualche modo contagia tanti, tra i ragazzi ma anche tra gli adulti”, ha spiegato lo sceneggiatore Fabio Bonifacci nel News Rai dedicato alla serie “Vivere non è un gioco da ragazzi”. Fabio Bonifacci, bolognese classe 1965, ha debuttato al cinema nel 1998, firmando soggetto e sceneggiatura di “E allora mambo!” di Lucio Pellegrini. Ha scritto le sceneggiature di “Diverso da chi?”, “Benvenuti al Nord”, “Il principe abusivo”, “Benvenuto Presidente!”, “Metti la nonna in freezer” e “Loro chi?”, di cui ha firmato la regi con Francesco Miccichè.