L’immenso attore americano Tom Hanks, vincitore di ben due premi Oscar, ha detto chiaramente che potrebbe continuare a recitare anche dopo la sua morte grazie all’AI, l’Intelligenza artificiale. La nuova tecnologia, come si legge stamane sul Financial Times, di fatto potrebbe rendere immortali, permettendo al divo di Hollywood di continuare ad apparire sul grande schermo anche dopo il suo eventuale decesso. Hanks, che oggi ha 66 anni, ha spiegato di aver predetto l’ascesa dell’intelligenza artificiale nell’industria cinematografica 20 anni fa, e precisamente quando fu il protagonista del film d’animazione di Natale, The Polar Express, targato 2004, in cui l’attore a stelle e strisce interpretava il controllore di un treno protagonista di un fantastico viaggio verso la Lapponia in versione digitale.
“Se lo volessi – ha spiegato Tom Hanks – potrei presentare una serie di sette film in cui recito come se avessi 32 anni”, le parole parlando con il comico britannico Adam Buxton. E ancora: “Posso dirti che ci sono discussioni in corso in tutte le corporazioni, tutte le agenzie e tutti gli studi legali per trovare le implicazioni legali riguardanti la mia faccia e la mia voce e la proprietà intellettuale. Ora chiunque può ricreare se stesso a qualsiasi età tramite l’intelligenza artificiale o una tecnologia deep fake. Potrei essere investito da un autobus domani – precisa – ma le esibizioni possono continuare all’infinito”.
TOM HANKS, L’AI E LE TRASFORMAZIONI NEL MONDO DEL CINEMA
Il mondo del cinema sta cambiando velocemente grazie alla tecnologia, ed ora, come riferisce stamane il tabloid Daily Mail, tutti i principali agenti delle celebrità stanno studiando con attenzione le implicazioni legate all’intelligenza artificiale e quindi i diritti d’autore e i possibili guadagni.
Del resto sono diversi i casi di opere cinematografiche in cui appaiono le copie più giovani degli attori, realizzate non più tramite il trucco, come si usava un tempo, ma attraverso l’utilizzo di software preposti e Tom Hanks, a riguardo, ha annunciato lo scorso gennaio l’utilizzato della tecnologia Deep Fake nel film in uscita a breve, leggasi Here, con Paul Bettany, Kelly Reilly e Robin Wright.