L’ex atleta Silvia Salis, vice presidente vicario del Coni e compagna del regista Fausto Brizzi, è stata ospite stamane del programma di Rai Uno, Storie Italiane. “Non dovrebbe più accadere con questa cadenza – le prime parole di Silvia Salis sulle ‘prime volte’ delle donne nel mondo del lavoro – è un momento di tante prime volte, in questi anni si sentono tante prime volte di donne, ed è quasi quotidiano e questo è un buon segno ma il fatto che succeda nel 2023 fa riflettere molto”. Su eventuali pregiudizi che ha dovuto affrontare Silvia Salis: “Io ho scelto uno sport molto maschile e quando l’ho scelto era previsto solo per gli uomini, non contenta mi sono dedicata alla dirigenza sportiva che è molto maschile visto che solo il 15 per cento sono donne. Mi è stata data questa grande opportunità ma mi ha messo in una posizione insolita, una giovane donna in un ruolo ricoperto da uomini di esperienza. Credo che il pregiudizio sia normale ma con il lavoro e la conoscenza il pregiudizio deve essere superato e se questo non succede vuol dire che era una preclusione e questo non va bene”.
Silvia Salis ha proseguito: “Ho due armi, la prima è la preparazione e la seconda è l’ironia, non possiamo di ogni cosa farne un caso quotidiano. Ovviamente ci sono case più spiacevoli come battute sgradevoli, ma riesco a capire se si tratta di un inciampo o se fatto per colpire, e su queste non passo oltre”. Poi ha proseguito: “L’esempio è importante, bisogna trovare l’equilibrio nel lavoro senza pretendere ma senza accettare. Mi manca la carriera sportiva? Ho faticato tanto per tanti anni, quella stagione è esaurita, mi mancano gli aspetti della vita collegiale, divertente, si viaggia tanto, ma di fatica ne ho fatta a sufficienza”.
SILVIA SALIS: “PAPA’ ERA IL CUSTODE DEL CAMPO SPORTIVO…”
Silvia Salis ha continuato: “Mio padre era il custode del campo di Genova, ho avuto una vita totalmente sportiva e priva di pregiudizi quindi quando ho scelto ho scelto solo perchè mi affascinava senza domandarmi se fosse uno sport da uomo o da donna”. Silvia Salis ha parlato anche della gravidanza, lei che è al quinto mese: “Aspetto un maschio, siamo molto felici con mio marito Fausto Brizzi che sicuramente ci sta ascoltando, è stato un periodo difficile, i primi mesi non sono facili e poi c’è sempre questa tendenza a voler dimostrare che riesci a fare tutto, soprattutto se frequenti un ambiente maschile”.
“Se si sta bene e in sicurezza – ha spiegato Silvia Salis – bisogna vivere la propria vita professionale per la normalità che è in questo periodo. Pensiamo che siamo malate ma non è così”. E ancora: “Ci sono dei pregiudizi verso le donne incinta, ma a volte è anche quasi una scusa per liberarsi di una situazione scomoda, è un’arma a doppio taglio e anche in questo caso le donne devono fare il doppio della fatica: lavorare in gravidanza e poi tornare dopo aver partorito dimostrando di poter tenere la propria posizione”. In chiusura ha detto: “Nascerà fra fine settembre e ottobre, si chiamerà Eugenio”.