Gilbert O’Sullivan, l’esordio da “ignoto” alla Royal Albert Hall di Londra
Vivere una passione che sia ascrivibile al contesto artistico è da sempre considerato sinonimo di libera espressione. Soprattutto nella contemporaneità emerso per, soprattutto in ambito musicale, come le influenze esterne – tra discografia e opinione dominante – possano determinare crescite e decrescite impreviste. Tale circostanza non vale solo per i tempi odierni e forse la storia di Gilbert O’Sullivan ne è un esempio.
Gilbert O’Sullivan è un cantante di origini irlandesi che è arrivato al successo con poco partendo dal classico anonimato che anticipa il debutta. Il suo nome viene conosciuto per la prima volta dagli appassionati nel 1971 grazie alla sua partecipazione alla Royal Albert Hall di Londra. Nessuno avrebbe potuto immaginare che l’artista, all’epoca 25enne, avrebbe sfornato negli anni a seguire una serie di hit ancora oggi ricordate come iconiche. Per l’evento londinese propone brani come Nothing Rhymed e We Will, brani che lo portano ad un successo clamoroso consacrato l’anno successivo dal singolo Alone Again (Naturally), ancora oggi considerato un vero e proprio inno alla semplicità e all’anticonformismo.
Gilbert O’Sullivan, l’onda del successo “osteggiata” da Gordon Mills
Negli anni successivi per Gilbert O’Sullivan arrivano però i primi contrasti con il contesto discografico. La sua vena artistica e il suo spirito anticonvenzionale si scontrano con le richieste musicali del tempo. Il suo produttore Gordon Mills in particolare sembra quasi voler osteggiare i suoi progetti artistici nel tentativo di virarli sul gusto dominante in virtù di un maggiore tornaconto dal punto di vista commerciale. Inzia così una vera e propria diatriba tra i due che sfocerà anche per vie legali; il produttore infatti era in possesso dei diritti esclusivi e impedì a Gilber O’Sullivan di tornare in sala di registrazione.
La causa tra Gilbert O’Sullivan e il suo produttore Gordon Mills si conclude nel 1982 con la vittoria del cantautore irlandese. Questi può dunque riprendere possesso dei diritti ma soprattutto riceve un risarcimento pari a due milioni di sterline. Purtroppo però, salvo il singolo di due anni prima Off Centre, l’artista non riesce a riprendere le redini di quel successo clamoroso che lo aveva portato alla notorietà negli anni precedenti. Pare infatti che dopo la diatriba legale con Gordon Mills il mondo della discografia gli sia diventato ancora più ostile rendendo il suo percorso artistico decisamente più difficile.