Ha cominciato a leggere da adulta, quando era piccola detestava farlo. Strano a dirsi quando sei Susanna Tamaro, ma è una tendenza diffusa, che spinge infatti la scrittrice a lanciare una provocazione. «È difficile portare i ragazzi alla lettura anche perché ci sono testi, già c’erano ai miei tempi, davvero difficili e anche brutti», ha dichiarato al Corriere della Sera in occasione del Salone del Libro 2023. Invitata alla kermesse per un incontro con i bambini della scuola primaria focalizzato su come nascono le storie, Tamaro suggerisce di adottare un suo libro al posto di uno di uno scrittore talmente importante della letteratura italiana da prestare il suo nome a tantissimi istituti scolastici.
«Basta con Verga. Si potrebbe sostituire con Va’ dove ti porta il cuore. In Turchia, per esempio, lo hanno adottato». Susanna Tamaro ritiene che sia arrivato il momento di «cambiare completamente l’insegnamento della letteratura italiana nelle scuole». Una proposta destinata a far discutere, anche alla luce del fatto che secondo la scrittrice bisognerebbe «studiare più letteratura contemporanea per appassionare di più gli studenti».
SUSANNA TAMARO “LETTURA NON DEVE ESSERE PUNIZIONE”
Quello tra letteratura classica e contemporanea è però una contrapposizione spesso forzata, che mette inutilmente in discussione l’importanza dell’una rispetto all’altra, ignorando quanto siano invece importanti entrambe nella formazione dei giovani. Eppure, secondo Susanna Tamaro, «non dovremmo sovraccaricare gli studenti con testi letterari pesanti, come quelli di Dante o Verga, che possono risultare molto difficili». La scuola è il luogo ideale per fornire gli strumenti per comprendere tali gioielli del patrimonio letterario italiano, invece per la scrittrice «seppur significative, queste opere possono essere un deterrente per l’amore della lettura. Voglio che la lettura sia un piacere, non una punizione».
Susanna Tamaro, comunque, ha da poco ripubblicato con Solferino il suo libro “Un cuore pensante”, in cui affronta la sua giovinezza trattando, ante tempo, temi come la disforia di genere. Inoltre, sta concludendo un nuovo progetto letterario che vedrà la luce in autunno, sempre con Solferino: «Sarà un grande romanzo», assicura ai microfoni del Corriere della Sera.