Kevin Hartley, Drew Wynne e Joshua Atkins sono morti negli Usa a pochi mesi di distanza per essere entrati a contatto mentre erano a lavoro con il cloruro di metilene, una sostanza chimica contenuta negli svernicianti e altri prodotti venduti nei negozi a livello nazionale. Le loro famiglie, da quel momento, hanno avviato una battaglia affinché il Governo vietasse la presenza di questo composto negli scaffali, data la sua pericolosità. Adesso hanno vinto.
L’amministrazione di Joe Biden, come riportato da Usa Today, ha infatti proposto una norma per vietare la presenza della sostanza chimica in tutti i prodotti di consumo e per la maggior parte degli usi sul posto di lavoro. In precedenza Donald Trump aveva bloccato la vendita di svernicianti contenenti il composto, ma non si era spinto così oltre. “È raro che ciò avvenga in America, le famiglie delle vittime sono degli eroi”, ha commentato il professore Robert Harrison.
Usa, 3 morti per cloruro di metilene: la battaglia dei familiari
I familiari di Kevin Hartley, Drew Wynne e Joshua Atkin, morti negli Usa a causa del cloruro di metilene, si sono per anni informati sulla tossicità della sostanza chimica e sui danni che aveva causato anche ad altre persone di tutto il mondo. Hanno scoperto che era stata lanciata anche una petizione su Change.org dalla Safer Chemicals Healthy Families, ora parte di Toxic-Free Future, e hanno deciso di sostenerla. Un altro gruppo molto attivo per la causa è stato il Natural Resources Defense Council. I loro sforzi collettivi, su diversi fronti, sembrerebbero essere stati premiati.
Alcune aziende, prima della proposta di Joe Biden, avevano deciso autonomamente di fermare l’utilizzo del cloruro di metilene nei loro processi per salvaguardare la salute dei loro dipendenti. Altre, però, continuano ad usarlo. È per questo che i gruppi creati stanno lavorando affinché chiunque sia consapevole ai rischi a cui va incontro, soprattutto gli appartenenti alle categorie che hanno minori tutele, come gli immigrati.