Romano Prodi, racconta il quotidiano italiano La Verità, nella giornata di ieri ha pubblicato un intervento su La Stampa dove ha riflettuto sulla questione dell’alluvione in Emilia-Romagna, cercando di dare una spiegazione rispetto alle cause che hanno portato alla tragedia. Ritenuto da tutti il padre fondatore del Partito Democratico, a differenza dell’attuale segretaria Elly Schlein, ritiene che le ragioni non vadano tanto cercate nella crisi climatica, quanto piuttosto in una generale noncuranza degli amministratori locali, che secondo Romano Prodi hanno evitato o tardato interventi fondamentali che avrebbero potuto fare la differenza.
Romano Prodi: “In Emilia-Romagna non c’entra la crisi climatica”
Secondo Romano Prodi, insomma, la causa dell’alluvione e degli enormi danni in Emilia-Romagna, che hanno portato ad oltre 30mila persone sfollate e 14 decessi, non sarebbero collegate al cambiamento climatico. Complessivamente, nonostante un tono sommesso, le sue “riflessioni amare e complesse” vertono su una (neanche tanto) velata accusa contro gli stessi vertici del suo partito, ma sottolinea anche che non è sua intenzione cercare dei colpevoli o puntare il dito contro qualcuno in particolare.
Per Romano Prodi, comunque, la colpa è soprattutto delle pochissime casse d’espansione, opere utili proprio al contenimento delle acque e che, probabilmente, avrebbero potuto salvare delle vite. Secondo il patron del PD gli eventi climatici eccezionali e le precipitazioni abbondanti si sono sempre verificati, ma ora a differenza del passato non c’è nessuno che si cura veramente dei terreni. “Abbiamo trasformato il nostro territorio“, scrive Romano Prodi, “senza renderci conto delle conseguenze”, fatto su cui ora bisognerebbe aprire finalmente gli occhi. Secondo l’ex presidente dell’UE occorrono, soprattutto, le opere di contenimento delle acque, oltre alla pulizia dei letti dei fiumi, la messa in sicurezza degli edifici a rischio e l’eliminazione di quelle strutture costruite in luoghi proibiti. Insomma, ciò che è mancato concretamente, secondo Prodi, sono degli interventi che, in passato, potrebbero essere state bloccate dalla stessa Elly Schlein, ex responsabile della transizione ecologica dell’Emilia-Romagna, sottolinea il quotidiano La Verità.