Il modello 730 precompilato è utile a semplificare la conservazione dei documenti per le spese mediche e per chiunque non voglia apportare modifiche, non è necessario nemmeno conservare le fatture e gli scontrini. Tuttavia il CAF abilitati oppure i professionisti del settore devono comunque verificare la corrispondenza delle spese.
Modello 730 precompilato: quando non conservare gli scontrini
Tutte le fatture erogate con il codice fiscale del contribuente, vengono automaticamente registrate all’interno del database delle spese sostenute dal contribuente che concorrono al calcolo del modello 730 precompilatoche chiunque può trovare all’interno della propria area personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo, tutti coloro che ottengono le fatture pagando col metodo tracciato, potranno verificare la presenza di tutte le spese sostenute all’interno del modello 730 precompilato.
Lo stesso vale anche per le spese mediche e per l’acquisto di farmaci, questi ultimi infatti possono anche essere acquistati pagando in contanti ma è necessario ottenere uno scontrino fiscale parlante, legato al proprio codice fiscale. La semplificazione è stata introdotta attraverso il decreto legge 73/202, si tratta dunque di una normativa ormai vecchia di un anno.
Modello 730 precompilato: quando non conservare gli scontrini
Per coloro che invece devono apportare delle modifiche all’interno del modello 730 2023 è necessario conservare anche le fatture e gli scontrini delle spese sanitarie modificate. Infatti nel caso di errori all’interno del sistema digitale dell’Agenzia delle Entrate, sarà necessario modificare l’intero elenco delle spese e per questo motivo è obbligatorio presentare le fatture e gli scontrini di tutte le spese sostenute in ambito sanitario.
Il processo di digitalizzazione fiscale attuato attraverso il decreto semplificazioni 72/2022 ha previsto però una riduzione degli obblighi di conservazione dei documenti per le spese mediche per i farmaci deducibili per tutti coloro che adottino il modello 730 precompilato. Quindi controlli formali su dati delle spese sanitarie non notificate dal contribuente non saranno più effettuati e non sarà nemmeno necessario conservare la documentazione.